Dopo il progetto di screening diffuso eseguito i giorni scorsi nella provincia dell’ Alto Adige, nelle Marche arriva lo screening di massa. Sarà la prima regione italiana a promuovere un’iniziativa di larga scala per la prevenzione della popolazione in tempi di emergenza sanitaria.
Quando inizierà lo screening di massa?
“Prende forma quest’operazione di prevenzione di massa”, ha sottolineato il governatore delle Marche, Francesco Acquaroli. “Lo sforzo compiuto sarà notevole, ma necessario per cercare di arginare gli effetti devastanti della pandemia sulla salute e la sicurezza dei marchigiani. E’ importante tutelare la tenuta della rete ospedaliera e della medicina del territorio. Allo stesso tempo “cercare di limitare e mettere in sicurezza il più possibile la società e l’economia dalle gravi conseguenze di questo periodo. E’ una sfida che va compiuta insieme con la disponibilità, la responsabilità e la collaborazione di tutti. Un ringraziamento a quanti collaboreranno alla migliore riuscita dell’operazione“.
Si inizierà con la prima fase il 18 dicembre dalle città capoluogo di provincia. A seguire i comuni con più di 20mila abitanti per un target di quasi 700 mila abitanti. Inoltre a gennaio partirà la seconda fase per i comuni con meno di 20mila abitanti. In questo caso il target sarà di oltre 800mila abitanti: cifre importanti che dimostrano la capillarità del progetto.
Sarà gratuito e su base volontaria
Lo screening sarà gratuito e su base volontaria. La Giunta Acquaroli ha deciso di utilizzare i tamponi antigeni rapidi con facilità di esecuzione e tempi brevi di risposta, che vanno dai 15 ai 30 minuti. Inoltre la Regione ha coinvolto il personale dipendente dell’Asur con la partecipazione in primis della Croce Rossa Italiana. Ci sarà, in aggiunta, la partecipazione attiva di altri soggetti: Università, Ordini Professionali, OO.SS, Protezione Civile, Misericordie, Anpas che al momento cura il progetto del numero verde. Infine non mancheranno i medici specializzandi e gli studenti di scienze infermieristiche.
Screening di massa in Slovacchia e Austria
La Regione allestirà postazioni in ambito comunale dove effettuare i relativi test rapidi di prevenzione. E a seguire le Marche sarà a breve la Sardegna. A livello europeo la Slovacchia è stato uno dei primi paesi a organizzare test di massa per tutta, o quasi, la popolazione a fine ottobre. Nel tentativo di riportare sotto controllo l’epidemia anche l‘Austria si è avvalsa di questo progetto di prevenzione. E nel frattempo lo screening di massa made in Alto Adige sta facendo scuola. Intanto il primario del Sacco di Milano anticipa: “confesso di avere in mente un piccolo esperimento di questo genere in un comune lombardo“.