mercoledì, Aprile 16, 2025

Scavi di Pompei, il nuovo mistero della Mummia

Sono ripresi da qualche giorno i lavori negli Scavi di Pompei, rivelando una delle più sorprendenti scoperte degli ultimi anni. A raccontarla ai microfoni dell’ANSA è il direttore del Parco Archeologico di Pompei Massimo Osanna.

Gli scavi si stanno concentrando nella zona nord del Parco, provocando scoperte sempre nuove e sempre più sorprendenti. Questa consiste in un nome inciso su un muro ad altezza bambina. ‘Mummia’ racchiude un profondo mistero non ancora svelato. Potrebbe svelare i proprietari di una grande villa suburbana ritrovata con sbocco sul mare. Gli scavi a cui stanno lavorando si trovano nei pressi di un terreno sequestrato ad un tombarolo tramite azione dei Carabinieri e della Procura di Torre Annunziata.

La scoperta

Le ampie pareti dipinte, i larghi spazi fanno pensare che la villa sia appartenuta a qualche personalità di spicco, molto probabilmente ad un funzionario o generale. Risale all’età augustea, più o meno allo stesso periodo a cui risalgono le stalle scovate l’anno scorso.

Le stalle avevano portato alla scoperta anche tre cavalli, tra cui un sauro bardato che ha dato il nome alla villa. Probabilmente chi la abitava faceva parte della Gens Mummii, una grandissima stirpe romana. A Pompei non ci sono mai stati ritrovamenti di nessun tipo riguardo questa famiglia e tutt’ora la loro origine rimane avvolta nel mistero. La campagna verrà portata avanti tramite i fondi ordinari del parco per far si che la villa riesca ad essere aperta alle visite in breve tempo.


Pompei, la raccolta differenziata esisteva già 2000 anni fa
Rinvenuto un nuovo affresco a Pompei raffigurante due gladiatori in combattimento


Scavi di Pompei tra i primi siti al mondo per numero di visite

Pompei attualmente è uno dei Parchi Archeologici più visitati al mondo. Con le sue ville, la sua storia riesce ad accogliere ogni anno milioni di visitatori. Nel 2019 si registrano 3.805.094 visitatori annui. Ma non sono solo gli scavi di Pompei a catturare l’attenzione. I siti di Ercolano, Oplontis, Pompei e Cuma, migliorano i loro dati (per quanto riguarda gli ingressi) ogni anno diventando sempre di più dei fiori all’occhiello dell’archeologia italiana. Ma cosa porta le persone ad essere affascinate dal passato? L’alone di mistero, la voglia di scoprire una vita così distante da quella che viviamo, è sicuramente un elemento da analizzare.

vesuvio - scavi di pompei
Vesuvio dall’alto

Scoprire come funzionava una società come quella romana, fatta di gerarchie differenze sociali e politiche. Sicuramente, nel caso di Pompei ed Ercolano c’è la curiosità di scoprire la genesi e la storia di due città che sono state vittima di uno dei più grandi disastri naturali della storia dell’Umanità. Nonostante siano passati millenni dall’eruzione del 79, questo evento è rimasto nell’immaginario collettivo. Ha contribuito inoltre ad aumentare la visione ‘mitica’ che il mondo e la città di Napoli ha del Vesuvio. Addormentato e Pericoloso. Silenzioso e potente.

Ormai dai napoletani è visto come quell’amico che veglia sulla loro casa, rendendola unica. E’ quel vulcano dormiente che rende irripetibili le vedute di una città immortale capace di farti innamorare sotto molti punti di vista. Una città che è molto precaria, nelle sue grandi differenze sociali e nelle sue tradizioni. Il Vesuvio è diventato simbolo, nel corso del tempo, di quella bellezza e precarietà che fa parte di Napoli rendendola un gioiello del Mediterraneo.

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