martedì, Aprile 15, 2025

Saturno, la scienza scopre 20 nuove lune: battuto il record di Giove

Un team di ricercatori e astronomi del Carnegie Institution for Science di Washington ha annunciato di aver individuato 20 nuovi lune di Saturno. Questa scoperta non solo consente al pianeta degli anelli di superare il record di Giove (82 lune complessive contro 79) ma potrebbe risultare fondamentale per fare maggiore chiarezza sulle origini del Sistema Solare.

I satelliti hanno tutti un diametro simile che si aggira intorno ai 5 chilometri: 17 seguono un moto retrogrado, ovvero opposto alla rotazione del pianeta lungo il suo asse, mentre i restanti 3 sono perfettamente allineati, avendo dunque un moto progrado. Inoltre gli scienziati hanno appurato che le 2 lune più vicine a Saturno impiegano circa due anni terrestri per completare un movimento intorno all’orbita, invece le altre 18 hanno bisogno di un po’ di tempo in più, arrivando a 3 anni nostrani per portare a termine il percorso.

Le prime immagini delle nuove lune di Saturno.

L’individuazione di queste 20 nuove lune è avvenuta grazie all’utilizzo del telescopio Subaru che si trova alle Hawaii, presso il Maun Kea Observatory. Gli esperti hanno affermato che non si tratta soltanto di un nuovo e suggestivo passo in avanti nella conoscenza dell’universo, ma anche di un’ulteriore testimonianza che potrebbe contribuire a fare chiarezza sulla genesi del cosmo. Infatti si ritiene che due dei satelliti localizzati siano, in realtà, dei residui di una luna ben più grande che si sarebbe frantumata nella notte dei tempi per motivi del tutto ignoti. Al contempo, si è notato che anche le altre lune retrograde appena avvistate presentano delle inclinazioni simili a quelle già conosciute dal mondo della scienza, dunque anch’esse potrebbero essere delle parti di un satellite ben più ampio.

Le 20 lune di Saturno potrebbero dire molto sulle origini del cosmo

Gli astronomi fin da subito hanno rimarcato che questa ennesima scoperta a fronte di ulteriori studi potrebbe avere dei risvolti decisamente significativi. Innanzitutto essa non riguarda esclusivamente Saturno, giacché le lune esterne si possono vedere anche nei pressi di Giove, e ciò vorrebbe dire che si sarebbero formate in seguito a numerose e violente collisioni avvenute nel Sistema Solare in un lontanissimo passato.

Il primo anello di Nettuno: scoperto il 22 agosto 1989

Scott Sheppard, responsabile dello studio del Carnegie Institution for Science, nell’illustrare la portata della ricerca astronomica, ha spiegato che nelle prime fasi di vita del Sistema Solare la stella era circondata da gas e polveri dai quali si formarono i vari pianeti. Gli scienziati oggi ritengono che una simile nube si trovasse intorno a Saturno anche al momento della sua costituzione. Di conseguenza, la presenza di lune ancora orbitanti intorno al pianeta starebbe ad indicare che queste sarebbero emerse da frammentazioni di lune più grandi avvenute al completamento della formazione di Saturno.

Nuovi elementi sulle origini del Sistema Solare.

Ovviamente l’intero comparto dell’astronomia non ha alcuna intenzione di fermarsi qui. Sheppard ha annunciato che, grazie all’ausilio di potenti e tecnologici telescopi, si sta proseguendo con l’individuazione e l’inventario delle lune che sorgono nei pressi dei pianeti principali. Questi satelliti potranno rappresentare l’elemento-chiave per comprendere una volta per tutte «come si sono formati e si sono evoluti i pianeti del nostro Sistema Solare».

E mentre proseguono senza sosta le ricerche e gli approfondimenti, il mondo della scienza ha deciso anche di lanciare una simpatica iniziativa che coinvolge l’opinione pubblica, chiamata a dare dei nomi alle 20 nuove lune di Saturno.

Come partecipare a NameSaturnsMoons

Il sito ufficiale del Carnegie Institution for Science ha aperto una pagina web dedicata interamente al concorso NameSaturnsMoons che invita tutti gli interessati a proporre dei nomi per le 20 lune di Saturno da poco annunciate da Scott Sheppard. L’istituto statunitense, così, ha deciso di replicare quanto già fatto in occasione dell’individuazione dei 5 satelliti di Giove nel luglio dello scorso anno.

Il concorso NameSaturnsMoons.

L’iniziativa è partita ufficialmente il 7 ottobre e si concluderà il 6 dicembre. Per partecipare basta collegarsi a Twitter e scrivere sul profilo di Saturn Lunacy il nome prescelto per la luna, aggiunto da una motivazione e magari anche da qualche foto o interessante filmato. Ovviamente non bisogna dimenticare di aggiungere l’hashtag ufficiale #NameSaturnsMoons.

Patrizia Gallina
Patrizia Gallina
Patrizia Gallina è una giornalista e conduttrice sportiva presso le emittenti televisive della Liguria. Conosciuta come scrittrice, attrice, cantante e modella, è nata nella città di Genova. Ha conseguito la laurea in Scienze Umanistiche presso l'Università degli Studi di Genova. Coltivo da sempre la mia passione per l'arte, la fotografia, la moda, il giornalismo e il calcio.

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