giovedì, Aprile 17, 2025

Salone del Libro di Torino: la polemica per la presenza della Casa Editrice Altaforte

Da qualche giorno il Salone del Libro di Torino, che si terrà nel capoluogo piemontese dal 9 al 13 maggio, è centro di tutte le polemiche dato che ospita la Casa Editrice Altaforte, vicina a CasaPound. Per questo motivo alcuni ospiti hanno disdetto la partecipazione.

I fatti che hanno scatenato la polemica

Il 5 maggio, Francesco Polacchi, responsabile della Casa Editrice Altaforte, che sarà al Salone del Libro di Torino per la presentazione del volume “Io sono Matteo Salvini, intervista allo specchio”, a cura di Chiara Giannini; è intervenuto in una trasmissione radiofonica dichiarandosi apertamente fascista. Polacchi è anche coordinatore regionale per la Lombardia, di CasaPound, formazione di estrema destra.

Egli ha definito Mussolini come “il miglior statista del secolo scorso”. Il ventennio fascista viene visto come “Il momento politico che ha ricostruito una Nazione che era uscita assolutamente perdente dalla Prima Guerra Mondiale” e “ha trasformato una Nazione che era prevalentemente agrícola”. Inoltre, ha asserito che per raggiungere alcuni risultati “a volte servono le maniere forti”. Per uanto riguarda la democrazia, sotiene “è riuscita a raccogliere ciò che era stato seminato dal punto di vista della strutturazione economica fatta durante il ventennio”. Invece riguardo agli interventi sull’immigrazione di Salvini (rom e campi rom) “ritengo che abbia fatto benissimo, condivido la línea, ci sono delle linee su cui potremmo mettere acento, ma tutto sommato Salvini è uno che parla chiaro”.

I disertori

Le reazioni da parte di alcuni ospiti non si è fatta aspettare, ed alcuni di loro hanno cancellato la loro partecipazione al Salone del Libro di Torino.

Carla Nespolo, presidente nazionale dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (ANPI), non parteciperà al Salone. La presentazione del libro di Tina Anselmi “La Gabriella in bicicletta” (Manni) era prevista per il 10 maggio. La sua assenza è dovuta “all’intollerabile presenza al Salone della casa editrice Altaforte che pubblica volumi elogiativi del fascismo oltreché la rivista Primato nazionale, vicina a CasaPound e denigratrice della Resistenza e dell’Anpi stessa”.

Wu Ming che aveva annunciato la presentazione dell’antologia di scritti su J.R.R. Tolkien, “Il Fabbro in Oxford” (Eterea), ha cancellato la loro partecipazione data la presenza dello stand di Altaforte con cui non intendono condividere lo spazio.

ZeroCalcare, il fumettista romano, annunciava così sul suo Facebook la propria assenza: Ciao, in effetti ho annullato tutti i miei impegni al Salone del libro di Torino, sono pure molto dispiaciuto ma mi è davvero impossibile pensare di rimanere 3 giorni seduto a pochi metri dai sodali di chi ha accoltellato i miei fratelli, incrociarli ogni volta che vado a pisciare facendo finta che sia tutto normale. Non faccio jihad, non traccio linee di buoni o cattivi tra chi va e chi non va, sono questioni complesse che non si esauriscono in una scelta sotto i riflettori del salone del libro e su cui spero continueremo a misurarci perché la partita non si chiude così.
Sono contento anche che altri che andranno proveranno coi mezzi loro a non normalizzare quella presenza, spero che avremo modo di parlare anche di quello.”

Christian Raimo, del gruppo di Consulenti del Salone, si è dimesso in seguito alla polemica cretasi intorno a un suo un suo post personale riguardo alla presenza di Altaforte. Egli scriveva nel suo Facebook di non lasciare l’incarico per “proteggere il Salone” che è “uno spazio di libertà, di dibattito e confronto di idee, di cultura e di apertura, di molteplicità e democrazia.”

Lo scrittore Christian Raimo

“Con queste dimissioni testimonio il mio sincero e profondo rammarico per una presa di posizione individuale che, ben al di là delle mie intenzioni, potrebbe, ma a nessun costo deve, risultare fuorviante rispetto a ciò che il Salone del Libro è da oltre trent’anni, e vuole essere oggi e in futuro”.

Carlo Ginzborg, storico e saggista, ha disdetto la presentazione del suo volume “Nondimanco. Machiavelli, Pascal” (Adelphi) che avrebbe dovuto tenersi l’11 maggio. In aperta condivisione con il resto degli ospiti che hanno annullato la loro partecipazione. Ha dichiarato di aver compiuto questo gesto per “scelta politica” e non per una questione di legalità. Ha espresso inoltre la sua solidarietà a Christian Raimo.

Sul Facebook del Salone di Torino, in un post datato il 7 maggio si legge: “Questa esperienza deve unirci, non dividerci. Deve farlo in nome di un bene superiore, e deve invitarci a tirare fuori – nei toni, nelle prese di posizione – la nostra parte migliore. Rispettiamo chi per evidenziare i problemi di cui sopra si è allontanato temporaneamente da quella che com’è ovvio è casa sua, e abbracciamo chi ha deciso, com’è più che mai ora necessario, di abitare con convinzione adesso quella stessa casa per farla durare, e darle spazio e vita.”

#Iovadoatorino

Di fronte a chi lascia il Salone, invece si fanno largo coloro che accolgono il hashtag #Iovadoatorino per contrarrestare Altaforte con la propria presenza. Si va da Roberto Saviano che sarà presente l’11 e il 12 maggio, sul suo Twitter si legge: “Mentre si discute dell’editore di Casapound al @SalonedelLibro, questo gruppo impedisce l’assegnazione di case popolari a chi ne ha diritto. Non mi spaventano i loro libri al Salone, mi disgusta che le autorità non siano in grado di difendere lo Stato di Diritto. #iovadoalsalone”. Inoltre Alessandro Raveggi, Paolo Costa, Athmosphere Libri, Novella di Paolo, Manni Editori, Angelo Pittro, Michela Murgia sono alcuni nomi che hanno anche dichiarato di partecipare al Salone per far fronte alla provocazione.

La denuncia per apologia del Fascismo.

Chiara Appendino, Sindaco di Torino

Il 7 maggio, Il Presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino e la Sindaco della Città di Torino, Chiara Appendino, hanno inoltre fatto richiesta alla Procura della Repubblica perchè s’indaghi affinchè venga chiarito se sussistano i reati di apologia del fascismo da parte della Casa Editrice Altaforte ai sensi della legge Scelba 645 del 1952 e della legge Mancino 305 del 1993. Con questo atto, accolto in modo positivo da parte delle autorità del Salone del Libro di Torino nei social, viene dato un “forte segnale” del mondo della política regionale inerente alla vicenda.

Sergio Chiamparino, Presidente della Regione Piemonte

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