Il Club del Sake è un ambizioso progetto che ha preso vita nei primi mesi del 2020, avendo posti limitati sono andati immediatamente esauriti. Ora riapre le sue porte e si propone come una brillante ed originale idea per il Natale: il Sake Company Club.
Il Club del Sake: Struttura e funzionamento
E’ molto simile ad un club esclusivo che riserva ai suoi iscritti delle chicche introvaili, infatti chiunque aderirà riceverà mensilmente una bottiglia di pregiato sake da 720ml, un prodotto in esclusiva del club. Per gli appassionati della bevanda giapponese per eccellenza è sicuramente un’occasione imperdibile.
Ma non è tutto, il pregiato liquore arriverà accompagnato da una dettagliatissima scheda tecnica. una volta al mese, Sake Company organizzerà una live in cui un sake sommelier, assaggia e commenta insieme agli abbonati lo stesso prodotto ricevuto quel mese.

E’ un regalo ideale sia per gli appassionati, sia per i professionisti, sia per chi vuole avvicinarsi per la prima volta al sakè, assaggiando prodotti differenti, stili di produzioni diversi e allenando così anche le proprie capacità di degustazione.
L’abbonamento può essere mensile, semestrale o annuale ed essere interrotto in qualunque momento senza alcuna penale.
L’origine del progetto
I progetti validi nascono spesso da intuizioni, dalla voglia di provarci e in qualche caso da un prezioso vissuto e sentimento familiare che dà quel piacevole tocco romantico.
Sake Company nasce così. Inizia tutto nel 2011 quando Lorenzo Ferraboschi torna in Italia con sua moglie giapponese Maiko Takashima.
Gli anni trascorsi in Giappone l’hanno avvicinato alla cultura, alla tradizione, agli usi del popolo del Sol Levante: il sake è entrato così a far parte del suo mondo.
Dal semplice piacere di poter apprezzare il prodotto al desiderio di condividerlo dando vita a un’attività il passo è breve: nel 2014 trova casualmente in una ricerca della Jetro (organizzazione paragovernativa Giapponese) che evidenziava come alcune mode che nascevano a Londra, dopo 5 anni si scatenavano a Parigi e dopo altri 5 a Milano.
Era successo per il sushi, il ramen e perché non sarebbe potuto capitare anche al sake? Nel Giugno del 2015 decide di farsi spedire diverse bottiglie e di farle assaggiare, condividendo la sua passione con ristoratori, bartender e addetti al settore food and beverage. Ma per lui non era sufficiente la passione, voleva fare qualcosa di più.

Il primo passo fu Londra e la Sake Sommelier Association per la quale diventa educator in Italia, poi nuovamente si trasferisce in Giappone dove lavora nelle “sakagura” (i luoghi dove viene prodotto la bevanda alcolica giapponese, paragonabili alle nostre cantine) e produce il sake con le sue mani.
Nell’Ottobre 2018 l’Italia ha raggiunto un traguardo storico superando l’Inghilterra (storicamente primo importatore europeo di sake) e diventando il primo paese in Europa. La compagnia lavora e collabora con distributori che lei stessa forma, ognuno di loro ha l’obbligo di frequentare il corso SSA e di superare l’esame, variabili imprescindibili per poter acquistare e distribuire i prodotti Sake Company.
Oggi è la società verticale che fa maggior volume in Italia, nel suo catalogo vi sono oltre 100 referenze di sake che provengono dalla maggior parte delle 47 prefetture del Giappone.
È il punto di riferimento per degustatori, operatori e appassionati di sake in Europa con l’obiettivo di promuovere e diffondere la cultura del sake e delle sue origini.
Il link della compagnia : Link per avere informazioni sul club
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