Sabaudia: Giada Gervasi una sindaca per la prima volta siede sulla POLTRONA DEL COMANDO

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Giada Gervasi

25 giugno 2017, Giada Gervasi avvocata (dal latino difensora) è vincitrice della POLTRONA, a furor di popolo con il 77% dei voti, e tre liste CIVICHE che l’hanno sostenuta.

È importante sottolineare che questa donna è la prima sindaca apartitica in un territorio fondamentalmente di stampo fascista. Siamo all’interno delle 5 città di fondazione: Latina Pontinia, Pomezia, Aprilia, e Sabaudia, volute da Mussolini, e quindi impregnate della politica dell’epoca. Giada entra nello scenario sabaudiese in punta di piedi: il 2013 per lei fu un inizio delicato, non è un panzer come altri politici, all’epoca perse contro la fazione di Lucci; quest’anno, con più sostegno dalle forze apolitiche di cittadini riuniti già da anni in associazioni pro-Sabaudia, ha vinto. Sono stai 4 anni di duro lavoro comunicazionale dove lei è sempre stata presente alla cittadinanza sabaudiese in più modi: consigliera, amica del popolo e del territorio. È riuscita a fare una politica buona senza dover spennare i cittadini

Ad esempio ripristino di alberi in via Vittorio Emanuele II, adesso mi aspetto che faccia spostare la panchina comunale in marmo dal bar che insiste in piazza del comune e che con le proprie poltrone l’ha circondata in modo che nessun cittadino possa sedervisi e godere della piazza; sedute di medicina specialistica per tutte le persone in base alla loro età senza che queste abbiano speso un euro; soprattutto educazione e trasparenza. E cosa meravigliosa dal punto di vista della comunicazione verso le donne e gli uomini non interessata ai soliti vezzi femminili: la sua età per esempio.

Ricordo che 4 anni fa durante la seduta comune giornalistica con gli esponenti delle liste concorrenti una giovane donna chiese al giornalista di non fare domande sulla sua età, imbarazzante richiesta per un futura sindaca, ma la cosa più assurda fu allargare la cortesia a Giada la quale rispose con crassa risata scollinando la sua data di nascita. Sono cose che ci devono far pensare circa il carattere di questa donna. Esplosivo, trasparente, veloce, sagace

Da quando si è insediata, 25 giugno 2017, ha preteso di aprire le sedute consiliari con l’inno di Mameli, il nostro inno nazionale  “perché il nostro è un servizio allo Stato” ha detto. L’inno nazionale che non si canta più da anni nelle scuole italiane in Italia, all’estero invece lo si canta, è stato reintrodotto da questa sindaca verace e convinta di quello che propone; essere convinti è importante poiché sono le idee e la forza che ci mettiamo che cambiano il mondo. Per alcuni è una rottura di scatole cantare l’inno, certo perché questi sono “mosci” rispetto al dovere patriottico, però cantarlo ti dà una carica intrinseca che ti collega con la comunità di cui fai parte. Brava Giada!
Lo so per esperienza personale quando, unito al coro Annuntiatae Cantores, lo canto al meno una volta all’anno. É davvero un effetto catartico che concentra l’attenzione su quello che stai facendo: nel caso della nostra sindaca e di tutti i lavoratori nel palazzo comunale stanno lavorando per noi. Vedere questa donna: Giada Gervasi 42enne, sposata con una figlia da gestire, e il suo lavoro da professionista della legge, dare energia a tutto quello che fa è prova che tutti possiamo muoverci per il bene della comunità sabaudiese. La sindaca Giada della sua vittoria dice:L’elemento vincente, nel mio caso, è stata l’intergenerazionalità, l’essere il candidato sindaco che ha unito diverse generazioni di elettori. Riuscire a superare il gap generazionale tra i vecchi personaggi politici e i nuovi, a vantaggio di figure intermedie credibili, insieme a un cambiamento culturale, di atteggiamento: è questa la grande scommessa dell’Italia di oggi e di domani.”