Il British Museum affronterà l’invecchiamento delle infrastrutture nelle sue gallerie greche e assire come parte del suo Rosetta Project. Si tratta di un vasto piano per rinnovare l’esposizione e modernizzare l’edificio. I Referenti non hanno specificato quando inizierà la ristrutturazione delle gallerie, il costo stimato del progetto e la collocazione dei marmi del Partenone durante gli interventi. Il Consiglio di Amministrazione del museo, guidato da George Osborne, sta tentando di raccogliere 1 miliardo di sterline per finanziare l’iniziativa. Se l’obiettivo sarà raggiunto si tratterà della ristrutturazione museale più costosa della storia britannica.
Partnership del Partenone respinta. I marmi al British
Quali problemi presentano le gallerie greche e assire del British Museum che risolverà Rosetta Project?
Le gallerie greche e assire che comprendono l’esposizione del Partenone e parte dell’antica collezione egizia si trovano nel blocco più antico del museo. Esperti esterni hanno mostrato preoccupazioni sulle condizioni dei marmi del Peloponneso dopo che nel 2018 sono trasmesse immagini alla televisione greca dell’acqua che gocciolava al British Museum. A agosto, forti piogge a Londra hanno portato a perdite negli spazi museali, sollevando preoccupazioni sulla sicurezza dei pezzi. In particolare sono considerati a rischio i pannelli in rilievo scolpiti e le sculture frontonali prelevate del tempio Atene da Lord Elgin nel 1801. Inoltre, a giugno 15 ventilatori sono collocati nel settore per migliorare l’areazione.
Manutenzioni in corso
Un cartello affisso nella galleria diceva: “Il complesso sito storico del British Museum, con parti risalenti al 1823, richiede manutenzione, rinnovo e ristrutturazione regolari. Attualmente stiamo portando avanti un programma di lavoro per mantenere l’edificio, proteggere la collezione e migliorare l’esperienza dei visitatori”. Le segnalazioni di infrastrutture in difficoltà hanno alimentato quindi le richieste di restituire le sculture al Museo dell’Acropoli, inaugurato nel 2009 ad Atene. Per decenni, nonostante il rifiuto da parte di esperti e politici greci, il Regno Unito ha sostenuto di essere il legittimo proprietario dei marmi del Partenone. Nell’ultimo anno, il centro culturale ha segnalato un ammorbidimento nella sua posizione. Il 14 giugno, Osborne ha detto in un’intervista radiofonica che “c’era un accordo da fare” per quanto riguarda un possibile accordo di prestito.