Venerdì scorso un uomo originario della Costa Rica, ma residente da molti anni a Roma, è stato portato al Pronto Soccorso dell’ospedale San Camillo intorno alle 6:30 del mattino.
Inizialmente la situazione pareva essere normale, però poi l’uomo è letteralmente impazzito ed ha cominciato a devastare l’intero reparto della struttura.

Prima si è fiondato contro una porta di vetro del reparto rompendola a furia di pugni, poi ha continuato con l’ausilio di un estintore. Successivamente ha danneggiato i macchinari della Tac ed alcuni strumenti della stanza delle ecografie. Come si può notare dalle foto, si è procurato anche importanti ferite visto il sangue presente sul suolo e sui muri.

Roma, danni da centinaia di migliaia di euro al Pronto Soccorso di San Camillo
Fortunatamente, non vi sono state altre persone ferite, oltre il 44 enne stesso, anche grazie a due infermiere che hanno messo al sicuro i pazienti. Nonostante ciò, ovviamente, lo spavento è stato molto. Per fermare l’uomo è servito l’intervento dei carabinieri, niente da fare prima per l’agente della vigilanza che aveva sparato un colpo in aria. Ora il costaricano si trova nel carcere di Regina Coeli. E’ stata un’impresa anche ammanettarlo vista la resistenza a pubblico ufficiale. Le altre accuse sono quelle di tentata rapina, danneggiamento e minaccia aggravata. L’Ordine delle professioni infermieristiche (Opi) ha valutato i danni per circa 100 mila euro. La nota ufficiale spiega: “I danni a locali, apparecchiature e vetrate della struttura sono ingenti. Quanto accaduto è avvenuto dopo dei semplici accertamenti radiologici”.