Gli studenti di Roma, ma anche di altre città italiane, hanno organizzato una manifestazione per protestare contro il ritorno degli scritti alla maturità. Per gli studenti, dopo anni di DAD, è impossibile sostenere le prove scritte, in particolare la seconda prova.
Manifestazione a Roma contro la maturità: cos’è successo?
Gli studenti sono scesi in piazza a Roma per protestare contro il ritorno degli scritti alla maturità. Gli studenti chiedono “l’eliminazione delle prove scritte alla maturità 2022”. “Non è possibile questa modalità dopo due anni di pandemia. Il governo non sta investendo su di noi e sulla scuola. Non ci fermeremo qui”, affermano i ragazzi. Circa mille studenti sono partiti da Piramide e hanno raggiunto il ministero dell’Istruzione in viale Trastevere.
La Rete degli Studenti ha organizzato un’altra manifestazione con partenza dalla Piramide e con arrivo anch’essa davanti al Miur: “Gli immaturi siete voi! Oggi nelle piazze di tutta Italia, migliaia di studentesse e studenti medi si mobilitano contro un Ministero che ha deciso di imporre e ripristinare dopo due anni di pandemia la prima e seconda prova all’esame di maturità. L’ennesimo schiaffo in faccia a tutta la componente studentesca, mai ascoltata, mai presa in considerazione o coinvolta in decisioni così importanti. Si è preferito annullare due anni di difficoltà, incertezze causate dall’emergenza pandemica, riducendo tutto all’ennesima prova valutativa come se lo strumento della DAD avesse davvero aiutato studentesse e studenti nel percorso di studi. La @retestudenti non ci sta, le studentesse e gli studenti tutti non ci stanno”, affermano gli studenti.
Manifestazioni anche in altre città
Le manifestazioni si sono svolte anche a Milano, Genova, Venezia, Palermo, Firenze, Bari, Perugia e molte altre città. Gli studenti accusano il Ministero di decidere senza sentire gli studenti. Tommaso Biancuzzi della Rete degli Studenti Medi ha affemato: “Abbiamo organizzato una mobilitazione ampia. La risposta degli studenti e delle studentesse, non solo di quinto anno, è stata immediata. Abbiamo messo insieme decine di piazze in quattro giorni perché c’è rabbia e ansia verso questa formula di Esame. Non è la strategia giusta, il Ministero ci convochi per ascoltarci e definire insieme delle modalità di Maturità più adatte al momeno. Bianchi ascolti la voce dei 200mila studenti scesi oggi nelle piazze”.
Anche a Pavia gli studenti contro la decisione del Ministero
Anche a Pavia i ragazzi si sono riunti in piazza Vittoria. “Apprendiamo che il Ministro sceglie di disinteressarsi delle problematiche e della reale situazione degli studenti. Una maturità normale però è assolutamente impensabile, inconcepibile e irricevibile dopo anni drammatici di DAD. Gli stessi anni di DAD che le quinte dello scorso anno affrontarono, eppure l’approccio era stato con loro molto diverso. Non siamo pronti a fare la seconda prova, non siamo pronti anche alla responsabilità di una politica che quasi sempre a chiuso per prime le scuole, non siamo pronti non per colpa nostra ma a causa della pandemia. Vogliamo invitare tutti gli studenti delle scuole di Pavia a partecipare a questo sciopero, sciopero contro l’ingenuità del ministero e contro al disinteressamento di esso“, affermano gli studenti.
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