giovedì, Aprile 17, 2025

Roma, casa popolare ai rom, proteste e minacce: «Vi facciamo menare»

Nuove tensioni, manifestazioni di dissenso e anche minacce a Roma in seguito alla decisione del Comune di assegnare una casa popolare ad una famiglia rom composta da 14 persone a Casal Bruciato, nei pressi del quartiere Collatino della capitale. Dopo essere venuti a conoscenza della notizia, alcuni residenti sono scesi in piazza per protestare vibratamente contro la decisione presa dal Campidoglio: per fortuna non si segnalano scontri con le forze dell’ordine, anche se il padre quarantenne del nucleo familiare che ha ottenuto l’alloggio ha dichiarato alla stampa di avere paura soprattutto per l’incolumità dei suoi 12 figli.

L’appartamento è stato preso in possesso dagli assegnatari nella mattinata di ieri, 6 maggio, e dopo poche ore già una trentina di abitanti della zona si sono riversati in strada, affiancati da alcuni esponenti di CasaPound, per ribellarsi al provvedimento preso dal Comune di Roma, annunciando al contempo per oggi pomeriggio un sit-in nel quartiere. Nel frattempo, al quotidiano Repubblica, il capofamiglia, un cittadino bosniaco di 40 anni, ha denunciato di aver ricevuto delle preoccupanti minacce, con i manifestanti che avrebbero intimato a lui e ai suoi cari di andar via al più presto da Casal Bruciato, rivelando che gli avrebbero detto frasi del tipo: «Vi facciamo menare» e «Vi tiriamo una bomba».

Casal Bruciato protesta contro casa popolare ai rom.

L’uomo ha ricordato che la casa popolare gli è stata regolarmente consegnata dal Comune, dunque il trasferimento in loco insieme alla sua nutrita famiglia è del tutto regolare. Intanto, dopo alcune ore, il presidio dei residenti si è sciolto e, in attesa della prossima manifestazione, gli assegnatari rom hanno deciso di non andare via, con il padre che ha fatto sapere che i suoi 12 figli, impauriti per quanto accaduto, sono nati tutti in Italia.

Casa popolare ai rom, Fratelli d’Italia: «Uno schiaffo alle famiglie italiane senza tetto»

Sulla vicenda relativa all’assegnazione di una casa popolare ad una famiglia rom a Casal Bruciato è intervenuto Fratelli d’Italia nella persona di Fabrizio Ghera. Questi ha parlato fin da subito di assegnazioni di «dubbia legittimità» ai nomadi, lanciando una frecciatina alla sindaca Virginia Raggi quando ha ricordato che quest’ultima aveva assicurato che avrebbe provveduto a chiudere tutti gli insediamenti. Invece secondo il capogruppo alla Regione Lazio di FdI, l’amministrazione capitolina del Movimento 5 Stelle starebbe continuando a riconoscere appartamenti ai rom, e ciò rappresenterebbe un vero e proprio schiaffo a tutte quelle famiglie italiane che attualmente si trovano ancora senza una residenza stabile. Infine l’ex assessore ai lavori pubblici ha riportato che un altro alloggio in Via Schopenhauer sarebbe andato ad un nucleo familiare nomade, nonostante una richiesta avanzata soltanto nel 2018: secondo Ghera se questa procedura dovesse essere confermata, vorrebbe dire che queste persone avrebbero saltato le graduatorie.

Il Campidoglio si è prontamente difeso diramando una nota ufficiale nella quale ha ricordato che i trasferimenti di famiglie rom in case popolari rientrano nel progetto avviato dall’amministrazione capitolina per superare il problema dei campi nomadi. Questo piano ad oggi avrebbe già ottenuto dei risultati importanti, come la diminuzione dei roghi tossici e del problema della dispersione scolastica.

Riccardo Magi di +Europa ha manifestato invece la sua preoccupazione, affermando che sarebbe in atto una strumentalizzazione da parte di alcune forze politiche che istigherebbero i cittadini romani a protestare contro l’assegnazione di alloggi popolari ai rom solo per fare della propaganda. Il deputato radicale ha auspicato che non si ripetano le proteste verificatesi circa un mese fa a Torre Maura, quando sarebbero arrivate anche minacce nei confronti di minorenni. A tal proposito, ha fatto sapere che su questa vicenda ha richiesto un’interrogazione al ministro dell’Interno Matteo Salvini per capire se e quali provvedimenti sono stati presi nei confronti di chi ha commesso «reati penali minacciando cittadini nel centro di accoglienza».

Virginia Raggi: «CasaPound specula sulla pelle delle persone»

Non si è fatta attendere la reazione di Virginia Raggi dopo le accuse e le proteste relative all’assegnazione di una casa popolare a Casal Bruciato ad un nucleo familiare rom. Intervenendo sul suo profilo Facebook, la sindaca di Roma ha messo nel mirino soprattutto CasaPound, ricordando che deve imparare a rispettare la legge, e denunciando che alcuni militanti avrebbero minacciato apertamente una famiglia che ha ottenuto un alloggio dal Comune in seguito alla presentazione di una regolare domanda.

Virginia Raggi attacca CasaPound.

La prima cittadina capitolina ha proseguito definendo «delinquenti» gli esponenti del movimento di estrema destra, ricordando che non solo hanno chiesto di allontanare i nomadi dall’appartamento di Casal Bruciato, ma anche di farli rientrare nei campi rom, quelli che «l’estrema destra dice di voler chiudere e che ha aperto anni fa». Nella parte conclusiva del suo intervento, la Raggi ha lanciato un ulteriore attacco a CasaPound, dicendo che non propone nulla di costruttivo ma che punta a speculare «sulla pelle di tutte le persone», e invitando i cittadini a non lasciarsi ingannare.

Se vuoi leggere altre notizie di Attualità puoi cliccare al seguente link: https://www.periodicodaily.com/category/attualita/

Patrizia Gallina
Patrizia Gallina
Patrizia Gallina è una giornalista e conduttrice sportiva presso le emittenti televisive della Liguria. Conosciuta come scrittrice, attrice, cantante e modella, è nata nella città di Genova. Ha conseguito la laurea in Scienze Umanistiche presso l'Università degli Studi di Genova. Coltivo da sempre la mia passione per l'arte, la fotografia, la moda, il giornalismo e il calcio.

Related Articles

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

- Advertisement -spot_img

Latest Articles