Costruire un’auto esattamente come la vogliamo noi? È possibile, a patto di avere sufficienti contanti. Il programma si chiama Rolls Royce Coachbuild.
Rolls Royce Coachbuild, in cosa consiste?
La Rolls Royce segue altre aziende automobilistiche (Bentley e Porsche sono due di queste) che lavoreranno con clienti facoltosi costruendo l’auto dei loro sogni. Nei giorni scorsi la Rolls ha rivelato quindi il programma Coachbuild, esattamente con questo scopo.
Rolls Royce Cullinan una vera auto da lady
Clienti personalmente coinvolti
“I clienti di Rolls Royce Coachbuild sono intimamente e personalmente coinvolti in ogni fase del processo creativo e ingegneristico” ha fatto sapere Torsten Müller-Ötvös, CEO di Rolls Royce. La casa automobilistica ha inoltre previsto di lavorare su ogni auto nell’arco di due anni, anche se non ha reso noti i prezzi delle vetture in questione. Come dicevamo, però, la Rolls non è l’unica azienda ad aver pensato a qualcosa del genere.
La Porsche e il programma Sonderwunsch
La casa automobilistica Porsche aveva già avviato un programma similare dai suoi inizi fino agli anni 80. Recentemente è stato rimesso in onore, e si propone di creare auto completamente personalizzate, ma anche modelli sempre personalizzati basati su Porsche classiche (ad esempio la 356 o le prime 911). Era stato questo programma a introdurre il tergicristallo posteriore, o la prima autoradio sulla 356. “Ascoltare i nostri clienti è sempre stata una fonte di innovazione per la nostra azienda” sono state le parole di Christian Heck, responsabile della gestione dei prodotti per il programma Porsche.
La nuova Boat Tail
La nuova auto con queste premesse è la Boat Tail, finora prodotta in soli tre esemplari. I tre committenti non sono stati resi noti, ma sappiamo che sono appassionati di nautica ed hanno quindi richiesto tocchi simili. Neppure il prezzo è stato rivelato, ma potrebbe aggirarsi sui 25 milioni al pezzo. Lo stile della carrozzeria ricorda le classiche degli anni 20 e 30, con estremità posteriori come il fiocco di una barca, dando l’idea di qualcosa di veloce e aerodinamico. Il tetto è completamente removibile, liberando così spazio nella parte posteriore dell’auto.
Un cestino da viaggio
In questa sorta di cestino da viaggio trovano posto costose posate a sbalzo, bicchieri, tovaglioli e piatti. Un doppio refrigeratore per champagne, progettato per adattarsi alla bottiglia preferita dal cliente, tavolini da cocktail apribili e due sgabelli dal design italiano. Non ultimo, un ombrellone al centro tra le ante a battente.
L’origine della personalizzazione
Inizialmente, il massimo della personalizzazione consisteva nel far realizzare la carrozzeria della propria auto da ditte specializzate in simili opere. Le aziende erano molte: LeBaron negli Stati Uniti, Touring in Italia, Figoni et Falaschi o Saoutchik in Francia, ad esempio. Donald Osborne, esperto di auto da collezione e CEO dell’Audrain Automobile Museum di Newport, ha spiegato che in seguito molte case automobilistiche hanno acquistato le aziende di carrozzerie, portando questo lavoro all’interno dell’azienda.
Rolls Royce Sweptail
Dalle prime vere personalizzazioni di Rolls Royce erano passati decenni. L’azienda dipinge l’auto del colore richiesto, e aggiunge tocchi personalizzati. Nel 2017 aveva fatto il suo ingresso lo Sweptail, realizzato su misura per un cliente rimasto ignoto. Il costo era stato stimato sui 13 milioni, mai confermato dalla casa automobilistica. Com’era ovvio pensare, in seguito a questo modello molti altri clienti si fecero avanti per avere la propria auto personalizzata.
Difficoltà e norme di sicurezza
Al giorno d’oggi, creare auto personalizzate è molto più difficile per via delle rigide norme di sicurezza. La progettazione dunque può essere più complessa anche per i veicoli prodotti in serie, e a maggior ragione per quelli unici. E c’è anche un altro aspetto, cioè la difficoltà nel creare corpi completamente diversi tra loro. Infatti, i telai e le carrozzerie dei veicoli moderni non sono separati, ma integrati perché le modifiche alla carrozzeria abbiano un impatto più sostanziale sul resto del veicolo.
Assetto Architecture of Luxury
Diversi anni fa, Rolls Royce annunciava il nuovo assetto ingegneristico di nome Architecture of Luxury. La flessibilità è una delle sue caratteristiche principali, e permette di creare modelli diversi. Questa è la base del Boat Sail, ma anche delle berline Phantom e Ghost, e del Suv Cullinan. Naturalmente, il costo elevato di tali veicoli è spiegabile con il tempo richiesto per la realizzazione, ha spiegato Müller-Ötvös.
Progetti redditizi
Il CEO ha spiegato che la Rolls è, naturalmente, molto selettiva sui progetti da intraprendere. Per questo motivo il progetto Coachbuild si occuperà solo di un veicolo ogni due anni. Parimenti ha dichiarato che tali progetti saranno molto redditizi, e non fatti solo per lo spettacolo come le concept car. “Non porterei mai l’azienda in qualcosa che non sia redditizio” ha detto. Donald Osborne, invece, si è detto soddisfatto di vedere auto così uniche tornare alla ribalta. “Se l’individualità, l’artigianato e il design possono essere espressi in un modo che sia fonte di ispirazione, proviamoci” ha affermato. “Perché dovremmo guidare tutti allo stesso modo?”.