Il naso è uno degli organi maggiormente sottoposti ad interventi di chirurgia estetica per correzione o per il sollevamento della punta. L’operazione più comune e conosciuta è la rinoplastica che sicuramente garantisce dei risultati efficaci e duraturi. Tuttavia, trattandosi pur sempre di un intervento chirurgico, prevede un periodo post-operatorio alquanto impegnativo che, in alcuni casi, può comportare del dolore, un po’ di gonfiore o anche una fase di inabilità al lavoro o alle attività domiciliari. In questi ultimi anni si sta affermando una tecnica alternativa conosciuta come rinowire, che consente di sollevare la punta del naso con un filo specifico. Ricordiamo che un’ulteriore procedura è quella che prevede il ricorso ad iniezioni di acido ialuronico alla base delle narici e sulla punta del naso. I chirurghi estetici però ricordano che in questo caso si ha un risultato transitorio e per nulla permanente.
Cos’è il rinowire e come si procede?
Il rinowire è un intervento estetico che, a differenza della tradizionale rinoplastica, dura di meno e avviene in anestesia locale. Lo specialista usa un filo elastico in policaprolattone, una sostanza che non danneggia il nostro organismo, infatti viene usata per applicare i punti di sutura e si assorbe senza alcun problema nel giro di 2-4 anni. Tornando al sollevamento della punta del naso, il medico ricorre ad un introduttore non tagliente che penetra nel tessuto cutaneo del naso e, quando viene teso, ne innalza la punta. Non sono previsti punti di sutura, l’esito dell’operazione è visibile fin da subito e la procedura post-operatoria è decisamente limitata. Il filo viene apposto sul dorso del naso, e i piccoli fori praticati dal chirurgo si richiudono nello spazio di pochi giorni. Il rinowire non ha conseguenze sulla funzionalità dell’organo perché il filo è sottocutaneo e dunque non va ad agire sulle strutture osse e cartilaginee. Gli specialisti evidenziano che questo tipo di procedimento si può considerare permanente: qualora il filo dovesse riassorbirsi col passare degli anni, la punta resterebbe rialzata perché nel frattempo si sarebbe formato un legamento fibroso del tutto naturale. Ad ogni modo, se il paziente dovesse notare un piccolo cedimento, potrebbe nuovamente ricorrere al supporto del chirurgo che andrebbe ad introdurre un altro filo. Infatti il rinowire è poco invasivo e l’operazione si sopporta con una certa agevolezza.