domenica, Aprile 13, 2025

Ridere non è uno scherzo

‘Un giorno senza un sorriso è un giorno perso’ è la nota frase di Charlie Chaplin. Infatti, ridere fa bene. Quando ridiamo, non è solo il viso a cambiare la mimica, bensì tutto il corpo ride. Ma non solo. Anche la mente ride, proprio perché esiste un legame mente-corpo. Andiamo a vedere cosa rappresenta il sorriso per l’essere umano, come si origina a livello cerebrale e i benefici. Come pure ricerche e studi sugli effetti della risata. Perché ridere non è uno scherzo!

Ridere

Ridere non è uno scherzo. Infatti, quando ridiamo, sorride il viso ma anche lo spirito. Anche la mente ride, proprio perché esiste un legame mente-corpo.

La risata è la risposta emotiva alla gioia e al benessere, alla felicità. Rappresenta un sintomo naturale della condizione di serenità e sicurezza. Come pure del divertimento e del gioco. Ancora, della condivisione.

Origine della risata

A livello fisico, la risata nasce dall’attivazione della corteccia cerebrale e del ponte. Quest’ultimo coordina i movimenti di viso e occhi, l’udito, l’equilibrio e le sensazioni percepite dal volto. Insieme corteccia e ponte attivano programmi motori collegati alla mimica facciale associata alla risata. Ed anche i meccanismi che regolano l’inspirazione e l’espirazione. Infatti, avvengono una raffica di contrazioni molto rapide della muscolatura del torace che spingono all’espirazione e alla successiva inspirazione di grandi quantità d’aria nei polmoni.

Il sorriso è una delle prime capacità che sviluppano i neonati.

Infatti, il primo sorriso sociale, cioè durante l’interazione con l’adulto e con altri bambini, avviene a circa tre mesi. I sorrisi riflessi si fanno via via più rari. Scompaiono intorno ai due mesi di età, quando il sorriso sociale si affaccia sui volti nei neonati.

Obiettivi

La risata ha come finalità quella di imparare a vedere le situazioni da un altro punto di vista. Come pure di apprendere come gestire le emozioni.

Benefici

La risata riveste un ruolo fondamentale nella vita dell’individuo. Ricopre un forte potere in termini di salute e benessere. Infatti, molteplici sono i benefici di una risata a livello fisico e mentale. Aiuta a guarire il corpo e la mente. Tra gli altri, alcuni benefici sono: previene le malattie cardiovascolari, migliora della circolazione del sangue e contrasta ansia e depressione.

Vediamo nel dettaglio cosa accade, a livello fisico e mentale.

Benefici fisici

Ecco alcuni benefici fisici della risata:

  • migliora l’equilibrio tra simpatico e parasimpatico, dunque garantisce una buona salute psicofisica;
  • rafforza il sistema immunitario;
  • permette il rilassamento della muscolatura;
  • diminuisce l’ansia e aumenta l’energia;
  • riduce gli ormoni che originano lo stress;
  • ossigena l’organismo.

Benefici mentali

Di seguito, alcuni benefici mentali:

  • aumento della gioia e della vitalità;
  • diminuzione dello stress, della rabbia e dell’angoscia;
  • sviluppo dell’intelligenza emotiva;
  • miglioramento della socialità.

Perché ridere fa bene?

Ridere agisce positivamente sulla nostra salute, grazie al rilascio delle endorfine.

Quindi, ridere fa bene perché:

  • rinforza i legami affettivi. Infatti, ridiamo di più quando siamo in compagnia, e le risate degli altri sono contagiose. Ci procurano subito risate. Più si è in compagnia più si è maggiormente propensi a ridere e migliorano i rapporti interpersonali;
  • dilata i vasi sanguigni, favorendo la circolazione del sangue e limitando il rischio di problemi cardiovascolari;
  • aumenta la resilienza. Infatti, ridere consente di ristabilire il giusto equilibrio nelle situazioni, ad esempio, che provocano ansia e insicurezza, attraverso lo sviluppo del pensiero creativo.

L’assenza di ridere

L’assenza di risata produce lo svantaggio della mancanza di prospettive e di punti di vista diversi dal proprio. Dunque, non si distingue la varietà della tavolozza dei colori che l’individuo ha a disposizione. Si vede solo in bianco e nero.

Dunque le diverse situazioni che si vivono, tendono ad essere considerate tragiche. E c’è poca capacità di tolleranza e di adattamento.

La risata sul posto di lavoro

Anche al lavoro, ridere non è uno scherzo.

Sappiamo che una risata è il sale della produttività. Così, il divertimento in ambito lavorativo facilita gli individui a lavorare in maniera efficace. Mentre essere eccessivamente solerti, non conduce ad una maggiore capacità produttiva. Riposare, essere di buonumore e prendersi delle pause, promuove il rendimento professionale.

Sul posto di lavoro, la risata permette di:

  • facilitare l’apprendimento, infatti l’uso equilibrato dell’umorismo consente di ridurre la tensione, costruendo un’atmosfera positiva dove possono manifestarsi comprensione e apertura mentale;
  • attivare il cervello di chi l’ascolta, e originare interazione sociale tra i colleghi;
  • avvicinare gli individui tra loro, eliminando pregiudizi e differenza, attraverso sensibilità e attenzione;
  • prendersi una pausa che consente di creare un alto livello di coinvolgimento ed efficace a livello di prestazioni;
  • stimolare i collaboratori a lavorare insieme. Infatti, tra le persone con cui si condivide una risata, avviene il ‘rispecchiamento’ sia a livello fisico che a livello neuronale, sviluppando il benessere reciproco;
  • costruire la fiducia nel gruppo di lavoro. Infatti, grazie al buonumore provocato dalla risata, è possibile attivare anche i contrasti;
  • abbassare lo stress che origina le tensioni e che abbassa le difese immunitarie.

Ricerche e studi

Ricercatori e psicologi dell’Università di Turku e dell’Aalto University, in Finlandia, evidenziano che la risata sociale produce negli esseri umani il rilascio endogeno di oppioidi. Per questo studio, sono state indotte risate in un campione di dodici maschi sani. Essi hanno un’età compresa tra i 20 e i 32 anni. Si sono offerti volontari per lo studio. Essi hanno guardato con i loro amici intimi filmati comici che procuravano risate. Ciò è avvenuto per trenta minuti. I soggetti del campione hanno trascorso trenta minuti da soli nella sala test.

Le risate sociali aumentavano le sensazioni piacevoli e suscitavano il rilascio endogeno di oppioidi nelle regioni del cervello coinvolte nell’elaborazione delle ricompense e dell’eccitazione, cioè talamo e nucleo caudato. Ed anche nelle cortecce insulari che sono state associate all’elaborazione interocettiva, cioè relativa alla percezione di sensazioni del corpo che danno il senso alla condizione fisica e costituiscono le emozioni. E ancora associate all’elaborazione gustativa e nocicettiva, cioè relative agli stimoli del gusto e al dolore fisiologico.

Dunque, la risata sociale offre una modalità per stabilizzare

i legami sociali nei gruppi, agendo per stimolare umore positivo e calma.

Atri studi sono stati condotti da Robert Provine, neurologo e psicologo dell’Università del Maryland. Egli sottolinea il significato comunicativo e sociale della risata. Infatti, dimostra che la risata è circa trenta volte più frequente nelle situazioni sociali che quando si è da soli. Ciò permette di affermare che la risata ha la funzione di contestualizzare le conversazioni verbali e non verbali. Come pure di rafforzare i legami di gruppo, grazie alla condivisione di emozioni positive.

Ancora recenti studi di neuroscienze, tra cui alcuni di Fausto Caruana, dell’Università di Parma, afferma che la natura contagiosa della risata può essere originata da specifici circuiti neurali che coinvolgono i neuroni specchio.

‘Filtro per ridere’: un esercizio per allenarsi alla risata

Ridere e allenarsi alla risata permette di supportare l’individuo quando affronta e gestisce le situazioni. In tal modo, si possono controllare maggiormente le emozioni e le reazioni. Come pure gestire lo stress.

Lo psicologo Richard Bandler presenta un esercizio che consente di affrontare le situazioni con un sorriso. Ecco come:

  • si scrive su un foglio una piccola difficoltà presente in questo momento;
  • si analizza ciò che è stato scritto e ci si chiede: “Come lo descriverebbe un comico in uno sketch? Quali aspetti esagererebbe per rendere buffa la situazione?”. E si prova a immaginarlo;
  • “Se quel comico dovesse imitare se stesso che ha quel problema, cosa farebbe e cosa direbbe? In che modo si renderebbe divertente agli occhi degli altri?”.

Questo esercizio, denominato, ‘filtro per ridere’, contribuisce a rapportarsi alle situazioni che preoccupano con una diversa prospettiva. E a trovare, come pure a creare, elementi divertenti. In tal modo, ci si adatta al meglio ai cambiamenti, senza sviluppare aspettative troppo alte.

Conclusione

La risata è considerata una modalità con un potere enorme sull’essere umano. E’ un mezzo che contrasta lo stress. E apporta molti benefici anche al sistema immunitario e per il nostro benessere.

E’ possibile imparare ad esercitare la risata, anche in considerazione degli effetti positivi sul piano della comunicazione e del cambiamento, per raggiungere il benessere.

https://www.periodicodaily.com/yoga-sul-lavoro-puo-migliorare-la-salute-mentale-dei-dipendenti/

Donatella Palazzo
Donatella Palazzo
Psicologa individuale, familiare e di coppia, e scrittrice. Sessoanalista (Istituto Italiano di Sessoanalisi e Dinamiche Sessuali). Specialista delle Risorse umane. Progettista in ambito sociale e scolastico. Membro dello Staff della Casa Editrice Noitrè. L'attività comprende, tra l'altro, la valutazione dei contributi di prossima pubblicazione, l'organizzazione degli eventi da presentare al pubblico e altro in ambito culturale.

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