domenica, Aprile 13, 2025

Resiliente come una tartaruga

Resiliente come una tartaruga per indicare cosa significa davvero essere resilienti. Infatti, la tartaruga è considerato l’animale della resilienza. Rappresenta la forza per affrontare le situazioni della vita. Dunque, come acquisire consapevolezza di sé e gestire con determinazione le sfide quotidiane della vita. In che modo la tartaruga è resiliente abbiamo avuto modo di osservarlo direttamente. E ci chiediamo cosa rappresenta la resilienza per l’essere umano?

La resilienza

Resiliente come una tartaruga per indicare cosa significa davvero essere resilienti. Infatti, la tartaruga è considerato l’animale della resilienza. Rappresenta la forza per affrontare le situazioni della vita. Dunque, come acquisire consapevolezza di sé e gestire con determinazione le sfide quotidiane della vita.

La resilienza nasce nel settore siderurgico. E’ indicata come la capacità di un materiale di assorbire un urto senza rompersi. Quindi, di resistere a pressioni esterne, rimanendo nella forma originale.

La psicologia ha definito la resilienza come la capacità di un individuo di affrontare, organizzare e superare la propria vita dopo un evento traumatico o un periodo di difficoltà.

Il guscio della tartaruga richiama la complessità della personalità degli individui.

Origini dello studio sulla resilienza

In psicologia, la prima definizione di resilienza è fornita dallo psichiatra Michael Rutter, in seguito agli studi che ha condotto su bambini nati da madri schizofreniche. Definisce la resilienza come ‘la capacità di evolvere in modo accettabile a dispetto di uno stress o di un’avversità in grado di comportare normalmente, un rischio o un esito negativo. Dunque, come la capacità di adattarsi con successo alle difficoltà che possono verificarsi nel quotidiano. Infatti, si tratta della capacità di riuscita in combinazione con possibili fattori di rischio.

La tartaruga resiliente

Circa una settimana fa abbiamo avuto modo di osservare una tartaruga in difficoltà. Circondata da altrettanto grandi tartarughe, sotto in sole caldo del Parco del Lago dell’EUR, a Roma, una di queste si trova su una lingua di cemento leggerissimamente in discesa. Dista qualche decina di centimetri dall’acqua, vitale per essa. Ma poggia sul guscio. Mentre le altre la guardano immobili, in fila, essa si muove sul suo guscio, agitando anche le zampe. E poi si ferma. Riprende a muoversi, a più riprese, e poi si ferma. Ogni volta sposta il proprio corpo di pochi centimetri più in là. Verso l’acqua del Laghetto. Passano alcuni minuti e, una volta raggiunta l’acqua, è subito in grado di capovolgersi e tornare alla sua posizione naturale.

Ha rischiato la morte per via della mancanza d’acqua. Ma inarca il collo e poggia la testa al suolo con fermezza durante i tentativi di ristabilire la sua posizione. Come pure spinge con le zampe da un lato verso l’altro.

Ci ha provato e riprovato, davvero fino allo sfinimento delle energie, fino a riuscirci e a tornare in acqua in posizione naturale. Così, si può dire ‘resiliente come una tartaruga’.

Caratteristiche della resilienza

La tartaruga è resiliente. Infatti, resiste alla frustrazione fino a raggiungere l’obiettivo, cioè girarsi e sopravvivere.

E’ forte ed è protesa a difendersi. Saggia e, appunto, resiliente. Il suo guscio simboleggia la protezione dal mondo esterno contro le avversità, rispetto al suo corpo fragile.

Anche per l’individuo, la resistenza alla frustrazione è rappresentata dalla capacità di insistere e prevalere su delusioni e sconfitte, fino al raggiungimento degli obiettivi. Le persone resilienti sanno mantenersi lucide mentre risolvono i problemi, fronteggiando lo stress e trovando nuove modalità di promozione del benessere.

Essere resilienti

La resilienza è una caratteristica importante contro le avversità e le sfide della vita. Si impara ad agire per raggiungere l’obiettivo, superando le difficoltà che si presentano.

Le persone resilienti sviluppano determinate caratteristiche, tra cui:

  • l’autostima, valutando in maniera positiva le proprie capacità;
  • locus of control interno, cioè l’attribuzione di successo o di insuccesso a se stessi, riconoscendosi responsabile;
  • autoefficacia, cioè consapevolezza di sapersi porre degli obiettivi e raggiungerli;
  • motivazione, cioè trovare nelle risorse interne ed esterne la spinta ad agire;
  • pensiero creativo, quindi produrre idee nuove, avere intuizione e immaginazione;
  • capacità di produrre cambiamenti.

https://www.periodicodaily.com/resilienza/

Donatella Palazzo
Donatella Palazzo
Psicologa individuale, familiare e di coppia, e scrittrice. Sessoanalista (Istituto Italiano di Sessoanalisi e Dinamiche Sessuali). Specialista delle Risorse umane. Progettista in ambito sociale e scolastico. Membro dello Staff della Casa Editrice Noitrè. L'attività comprende, tra l'altro, la valutazione dei contributi di prossima pubblicazione, l'organizzazione degli eventi da presentare al pubblico e altro in ambito culturale.

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