La mostra fotografica Guardiani della Bellezza racconta, attraverso le suggestive immagini realizzate da Silvano Pupella, il fervore della conservazione delle Residenze sabaude. Si sono occupati dell’allestimento il Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale e la Fondazione Ordine Mauriziano col contributo di CRT. Hanno collaborato Soprintendenza Archeologia,
Belle arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Torino, Compagnia di San Paolo e il Consorzio delle dimore reali torinesi. Sarà visitabile fino al 18 settembre.
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In che modo l’esposizione avvicina il pubblico al restauro delle Residenze sabaude?
Alla Palazzina di Caccia di Stupinigi, protagonista delle fotografie di Pupella, nelle Gallerie di Levante e Ponente, il visitatore potrà osservare riproduzioni di grandi dimensioni degli interventi. Vedranno i professionisti del Centro all’opera e la storia della manutenzione con un video-racconto di Francesca Nota. Nelle sale delle Residenze, tra arredi e pezzi di inestimabile valore, si muovono restauratori, diagnosti e storici dell’arte, le tre anime che rappresentano la prassi della conservazione. Immagini che vogliono educare e far conoscere il difficile e continuo impegno, atto dovuto di restituzione di un patrimonio comune alle generazioni future. Le immagini descrivono lo stimolante ambito della conservazione preventiva e
l’incontro tra diverse professionalità. Sono dunque esperti che, dialogando, trovano il modo migliore per tutelare il patrimonio culturale.
Guardiani della Bellezza
Stefano Trucco, Presidente del Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale parla della mostra. “Con Guardiani della Bellezza vogliamo creare consapevolezza e coinvolgere il territorio sul tema cruciale della prevenzione del patrimonio culturale. Dal lavoro sul campo svolto non solo nelle Residenze Sabaude, ma anche in numerose dimore storiche italiane e edifici di culto è maturata la necessità di comunicare un settore strategico spesso invisibile e silenzioso”. A partire dal 2006 il Centro affianca il sistema delle dimore nobiliari del torinese nella conservazione e gestione del patrimonio artistico, dando vita a piani di conservazione pluriennale. Sono volti alla prevenzione di rischi e degradi dei luoghi. Le palazzine sono oggi sede di collezioni museali e musei, di rappresentanza e di eventi, anche luoghi che attraggono un pubblico diversificati.
Il lavoro di conservazione delle Residenza sabaude
Pertanto è collaudato un dialogo costante coi professionisti del Centro per la costruzione di programmi definiti sulla base delle possibilità dei musei. Sono all’ordine del giorno ispezioni settimanali e interventi di messa in sicurezza e manutenzione da parte di restauratori specializzati nei diversi settori. Si susseguono anche controlli delle condizioni termo-igrometriche degli ambienti. Inoltre, si svolgono attività di Integrated Pest Management e valutazione dell’impatto dell’entomofauna sulle opere.
Licia Mattioli, Presidente della Fondazione Ordine Mauriziano commenta l’iniziativa. “L’inaugurazione coincide con l’inizio del mio mandato a Presidente. Sono felice di raccogliere il testimone quando, con questa mostra, si racconta
un aspetto che ritengo fondamentale per la trasmissione al futuro dei beni dell’istituzione. Le immagini di Silvano Pupella, fotografo che conosco e stimo, sono uno strumento perfetto per comunicare un tema così delicato e complesso”.
Attività educative e di sensibilizzazione alla conservazione alle Residenze sabaude
Marta Fusi, Direttrice della Palazzina di Caccia di Stupinigi, spiega le finalità delle sinergie. “La Palazzina di Caccia di Stupinigi si avvale delle professionalità dal Centro fin dalla fondazione dello stesso. La collaborazione è da sempre fortemente sostenuta dalla direzione come parte integrante della gestione”. La mostra vede il coinvolgimento diretto di professionisti della conservazione e dei servizi educativi di CCR e della Palazzina in attività complementari e laboratori didattici. Realizzano insieme anche iniziative per l’educazione alla conservazione e per promuovere la partecipazione di famiglie e ragazzi. L’esposizione è realizzata col contributo della Fondazione CRT attraverso il Bando Esponente e ha il patrocinio di Italia Patria della Bellezza. Quindi un progetto che si è particolarmente distinto per la promozione e la valorizzazione dei beni culturali.
Immagine da cartella stampa.