Reporter Senza Frontiere (RSF) ha avviato una causa contro Facebook. L’organizzazione accusa il gigante dei social media di violare i propri termini di servizio, consentendo l’incitamento all’odio da parte degli utenti e la disinformazione.
Reporter Senza Frontiere: cos’è?
Reporter Senza Frontiere (RSF), è un’organizzazione non governativa e no-profit che promuove e difende la libertà di informazione e di stampa. L’organizzazione ha sede principale a Parigi ed ha lo status di consulente delle Nazioni Unite. Reporter Senza Frontiere monitora costantemente gli attacchi alla libertà di informazione e denuncia di ogni forma di attacco ai media. Collabora anche con i governi, sempre per combattere la censura e le leggi volte a restringere la libertà di informazione. Offre inoltre aiuto materiale ai corrispondenti di guerra, allo scopo di aumentarne la sicurezza ed offre assistenza morale e finanziaria ai giornalisti perseguitati e alle loro famiglie.
Reporter Senza Frontiere: la lotta contro Facebook
RSF intraprende quest’azione contro Facebook perché ritiene che la piattaforma abbia consentito “pratiche commerciali ingannevoli” e una “massiccia proliferazione” di contenuti problematici. L’azione legale si concentra su una sezione delle politiche di Facebook, che si impegna a fornire “un ambiente sicuro, protetto e privo di errori” per gli utenti. RSF sostiene che l’incitamento all’odio e le false informazioni indicano che la società sta violando le proprie linee guida.
L’obiettivo di RSF
RSF ha intento causa presso un tribunale francese. Se il tribunale dovesse concordare sul fatto che Facebook si è impegnata in “pratiche commerciali ingannevoli” , la società potrebbe incorrere in una multa di 1,5 milioni di euro. Reporter Senza Frontiere spera che il caso avrà “un impatto globale”, avvertendo che sta valutando “il lancio di casi simili in altri paesi” , poiché Facebook utilizza le stesse linee guida per gli utenti a livello globale. Facebook non ha ancora commentato l’azione legale di RSF.