mercoledì, Aprile 16, 2025

Raha Vismeh e la semplificazione coloristica

Mercoledì 16 novembre dalle 18.30 alle 21.30 alla Galleria Curva Pura si terrà l’inaugurazione della mostra L’eco delle ombre, la prima personale dell’artista Raha Vismeh (Shiraz, Iran, 1987). Il testo di accompagnamento è di Maria Vittoria Pinotti. L’esposizione sarà visitabile fino al 18 dicembre.


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A cosa ha lavorato Raha Vismeh per L’eco delle ombre?

L’artista ha realizzato un lavoro sulla sperimentalità della gradazione di colore su un unico tono e la ricerca latente di scorci di architetture urbane e spazi abitativi idealizzati. L’esposizione nasce per creare una riflessione sul valore dell’osservazione su rapporti di forme architettonico-geometriche. Sono sintomo dello stadio più sperimentale di una tecnica eseguita con sottili velature pittoriche di colore a olio. Le opere sono in disarmante dialogo a un codice in cui la classica pittura multi-tonale è abbandonata per giungere a una volontaria semplificazione coloristica. Un atteggiamento tipico di un atto di deviazione dalle consuete tecniche pittoriche che le permette di concentrare l’attenzione a apporti tra le strutture e i componenti. Così, anche se le opere trattano lo stesso soggetto, sono un incitamento a mai univoci sensi di lettura. Si pongono a un’esperienza stratificata e avvolgente, per spingerci a pensare la struttura abitativa e cittadina uno spazio fisico che si vive.

Architetture immaginative e luoghi abitabili

Il potere immaginativo delle opere solleva questioni sul senso di appartenenza e anche al lasciato di una impronta nei luoghi che occupiamo. Le architetture immaginative di Vismeh sono delle sceneggiature spaziali in continuo divenire, la cui intensa
visibilità varia in base alla quantità di velature utilizzate per definirle. Sono composizioni solide, dalle corpose atmosfere misteriose che attendono di essere vissute in quanto tracce di una manifestazione umana. Tuttavia, mancano del tutto riferimenti figurativi, una omissione volontaria che tende a farci concepire tali strutture come contenitori ricchi di indizi misteriosi. Conservano uova, meridiane solari o misteriosi buchi neri. Soggetti di una materia spuria, la stessa con cui sono fatti i sogni, in modo tale da porsi delle finestre interiori, scandagli aperti alla psiche creativa di un’artista che si lascia studiare senza alcun timore. Così, le opere sembrano creare l’arbitrarietà, il carattere strutturale e fattuale di territori misteriosi caratteristici per la loro lignea fissità e monumentale presenza fisica. Sono spazi appartenenti a un mondo urbano, alcune volte anche privato e arcadico, che intendono raccontare visivamente il tempo dell’attesa, dell’indugio.
Pure di una ricerca fatta di echi e rimbombi tonali.

Raha Vismeh

Nata in Iran, a Shiraz nel 1987 e vive e lavora a Roma. Nel 2011 si trasferisce in Italia dove frequenta l’Accademia di Belle Arti di Lecce. Sono diverse le mostre collettive a cui ha partecipato: Concept design festival, Galleria nazionale di Cosenza, Cosenza (2022), Let’s call for artist for Afghanistan, Ambasciata Afghanistan, Roma, (2021). Ha esposto a In Divernire, Museo Civico di San Cesario di Lecce, (2019), Accademia in & out, MAAAC, Museo Area Archeologica Arte Contemporanea di Cisternino, Brindisi, (2018). Inoltre ha presentato le sue opere a Arte in Vetrina, Galleria D’arte Francesca Capece, Maglie, Lecce, (2018), Incipit 1, Galleria d’Arte Germinazioni, Lecce, (2018), Progetto d’incipit, Fondo Verri, Lecce, (2018). Poi a Tiny Biennale, Temple University, Roma, (2018), Incipit 2/, Must Museo Storico Città di Lecce, Lecce, (2018), Incipit 1/, Galleria d’Arte Germinazioni, Lecce, (2017). Tra i premi d’arte sono da citare: Concorso, Il ventaglio del Presidente, (2018),
Premio Giuseppe Cascicara, (2018), Premio Emilio Notte (2018), Premio Antonio Leonardo Verri, (2017).

Immagine da cartella stampa.

Odette Tapella
Odette Tapella
Vivo in piccolo paese di provincia. Mi piace leggere, fare giardinaggio, stare a contatto con la natura. Coltivo l'interesse per l'arte, la cultura e le tradizioni.

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