mercoledì, Aprile 16, 2025

Quei diritti sotto sfratto a Sheikh Jarrah

La polizia israeliana ha trasformato Sheikh Jarrah in un’area ipermilitarizzata progettata per reprimere la resistenza palestinese e incoraggiare i coloni ebrei.

Sheikh Jarrah è la nuova Shuhada Street?

La scintilla che ha nuovamente acceso la miccia del conflitto è arrivata da un piccolo quartiere di Gerusalemme Est, dove i coloni israeliani sono decisi a sfrattare un gruppo di famiglie palestinesi. Una semplice disputa immobiliare secondo i coloni e gran parte delle autorità israeliane: ma per chi ci abita ha iniziato ad assomigliare paurosamente alla famigerata Shuhada Street di Hebron. Le forze di polizia israeliane hanno istituito posti di blocco militarizzati, pattugliano l’area 24 ore su 24, 7 giorni su 7, vietando l’ingresso ai palestinesi che non vivono nel quartiere e consentendo completa libertà di movimento ai coloni e agli attivisti di destra.


Gerusalemme occupata: la vera storia di Sheikh Jarrah


Forte limitazioni

Le limitazioni al movimento hanno avuto un grave effetto sulla vita dei residenti di Sheikh Jarrah nelle ultime settimane. Ai palestinesi che vivono nel quartiere vengono costantemente richiesti i documenti d’identità, mentre ai loro parenti che vivono fuori dal quartiere non è consentito l’ingresso, nemmeno durante le festività musulmane. L’ingresso è completamente vietato agli attivisti, siano essi palestinesi o ebrei israeliani di sinistra, e coloro che riescono a intrufolarsi vengono allontanati dalla polizia.

Palloncini, aquiloni e arte di strada

Sabato le forze israeliane hanno attaccato e arrestato la giornalista di Al Jazeera Givara Budeiri, nonostante indossasse un giubbotto stampa e reggesse un microfono. Budeiri ha affermato che gli agenti hanno continuato a picchiarla nel veicolo della polizia. È stata rilasciata poco dopo con un divieto di 15 giorni da Sheikh Jarrah. Durante il suo arresto gli agenti hanno anche aggredito un cameraman di Al Jazeera e lo hanno spinto a terra, danneggiando la sua macchina fotografica. La polizia si può dire che abbia ufficialmente dichiarato guerra agli eventi culturali e ai simboli palestinesi nel quartiere: per anni hanno confiscato e arrestato gli attivisti che detengono bandiere palestinesi, anche se dal punto di vista legale, possederla è del tutto legale. 


Sheikh Jarrah: il centro delle proteste palestines


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