giovedì, Aprile 17, 2025

Quando l’amicizia diventa una prigione. L’amico narcisista

L’amicizia rappresenta il sentimento emotivo che si instaura tra due persone che condividono interessi e valori comuni, rispetto e disponibilità reciproci, sincerità, fiducia e comprensione. Può accadere di sentirsi in prigione quando si instaura l’amicizia con una persona narcisista, dunque quando si ha un amico narcisista. Questa è definita una ‘relazione tossica’, come metafora che vuole esprimere il sentirsi imprigionati da amici emotivamente insicuri, contro la relazione amicale con persone emotivamente intelligenti.

Funzionamento dell’amicizia

L’amicizia diventa una prigione quando l’amico è narcisista. Ma vediamo come funziona.

L’amicizia si acquisisce durante lo sviluppo infantile come una ‘tappa’ per superare la fase egocentrica a favore di quella altruistica.

Rischi dell’amicizia

Quando l’amicizia provoca gelosia, vuol dire che si è instaurato un attaccamento che espone al dominio di uno sull’altro. Chi domina non è interessato a come si sente l’altro e resta fondamentalmente preso da sé. Inoltre, manipola l’amicizia e l’amico, intrappolandolo in una sorta di ‘relazione tossica’.

Gli amici emotivamente insicuri

Può accadere di sentirsi in prigione quando si instaura l’amicizia con una persona narcisista. Essa può essere definita una ‘relazione tossica’, come metafora che vuole esprimere il sentirsi imprigionati da amici emotivamente insicuri, contro la relazione amicale con persone emotivamente intelligenti.

Sono stati identificati quattro tipi di ‘amici emotivamente insicuri’. Poterli riconoscere, o almeno saperne le caratteristiche, potrebbe condurre a comprendere quale amico è potenzialmente disfunzionale e quale, invece, può garantire un’amicizia solida ed equilibrata.

I quattro tipi riconosciuti di ‘amici emotivamente insicuri’ sono: l’agitatore, il falsario, l’eroe e la vittima.

Essenzialmente sono emotivamente insicuri. Non conoscono l’empatia e la responsabilità. Si comportano in modo tale da screditare le persone verso cui provano gelosia e invidia.

L’agitatore

E’ l’amico che presto racconterà a terze persone, senza averne il permesso, tutti i contenuti delle vostre confidenze dell’amicizia, dopo aver elargito consigli su tematiche che vi stanno a cuore. Quest’amico tende a distorcere i contenuti appresi e a trarre soddisfazione dagli effetti negativi che ne conseguono, come incolparvi.

Studi hanno approfondito che potrebbero essere stati bambini con difficoltà di inserimento nei gruppi sociali. Quindi, bambini con una situazione di esclusione sociale e rabbia, dediti alla diffusione di pettegolezzi.

Il falsario

La facciata gentile contraddistingue l’amico falsario. Ma, appunto, si tratta di una facciata perché questa tipologia di persona vi denigra. Sia alle spalle che dinanzi agli altri. L’obiettivo è rovinarvi la reputazione. Negheranno sempre di aver pronunciato cattiverie su di voi, dichiarandosi innocenti, facendovi passare per carnefici agli occhi degli altri amici. Quindi, si ha il paradosso dell’amico tossico che vi addita come l’amico tossico.

Sviluppa il meccanismo di difesa della ‘negazione’ cioè il rifiuto di accettare la realtà oggettiva percepita come dolorosa. Proprio per proteggere la persona dal disagio o dall’ansia.

L’eroe

L’amico eroe ha la tendenza a sminuirvi. Infatti, è convinto che le sue idee e convinzioni siano superiori alle vostre. La prima impressione è che sia un amico sicuro di sé e con una buona struttura di personalità. Dunque, una persona che attrae per come si pone. Ma non accetta il punto di vista differente dal proprio. Lo rifiuta perché è diverso dal suo. Si impone in una sorta di ‘onnipotenza’ e di dominio, che alla lunga può condurvi ad escludervi dal gruppo di amici.

La vittima

Questo è un amico subdolo che non si assume mai la responsabilità di un’offesa o delle conseguenze di un gesto dettato dall’egoismo. Utilizza le vostre difficoltà per confondervi rispetto ai propri atteggiamenti gentili, che sono solo di circostanza.

L’amicizia con un narcisista

Il narcisista non si interessa agli altri e, quando deludono qualcuno, riescono sempre a nascondersi dietro a delle scuse. Sono abili manipolatori. Mai interessati a come si sente l’altro. Infatti, le conversazioni sono incentrate su di loro. Tutto ciò che accade a loro è più importante e grave di ciò che accade all’amico. Inoltre, l’amico narcisista non è mai felice dei successi dell’amico e non ne condivide la felicità. Anzi, entra più in sintonia con l’altro se l’altro è infelice. Tuttavia, il legame che si instaura è talmente forte e ha una particolare risonanza affettiva da essere difficile allontanarsi da loro, pur essendo intrappolati. Gli amici narcisisti, dunque, conducono a costruire un’amicizia disfunzionale.

Gli amici emotivamente intelligenti

Agli ‘amici emotivamente insicuri’ si contrappongono gli ‘amici emotivamente intelligenti’. Sono persone che vivono l’amicizia in maniera coscienziosa ed empatica. Affidabili, non screditano la vostra persona. Pur non perfetti, comprendono il valore dell’amicizia che si può definire sana ed equilibrata. Comprendono il vostro punto di vista e sono aperte a cambiare il loro se si rendono conto di essere in errore.

Quando l’amicizia è equilibrata?

L’amicizia è equilibrata quando rappresenta un rifugio accogliente e permette di sviluppare comportamenti contro la rabbia e la poca tolleranza. Si instaura una vera e autentica amicizia quando si difende la reciprocità e, appunto, l’accoglienza. Come pure l’autonomia e il sostegno dell’altro della relazione amicale. Allora, la relazione amicale diventa una relazione che non prevede il dominio sull’altro, come accade con un amico narcisista. Bensì l’altro è qualcuno con cui stabilire un dialogo e un confronto costruttivo.

In tal modo, possono trarsi dei benefici dall’amicizia. Come un senso di benessere emotivo, personale. Esso ha origine dalla fiducia e dall’assertività, quindi dalla capacità di rispettare i propri bisogni e quelli degli altri.

Conclusione

L’aspetto fondamentale dell’amicizia è la capacità di essere da sostegno all’altro. In tal modo, si possono stabilire relazioni cosiddette ‘positive’, dove si manifestano l’ascolto, il rispetto e le emozioni autentiche.

https://www.periodicodaily.com/intelligenza-emotiva-ed-empatia/

Donatella Palazzo
Donatella Palazzo
Psicologa individuale, familiare e di coppia, e scrittrice. Sessoanalista (Istituto Italiano di Sessoanalisi e Dinamiche Sessuali). Specialista delle Risorse umane. Progettista in ambito sociale e scolastico. Membro dello Staff della Casa Editrice Noitrè. L'attività comprende, tra l'altro, la valutazione dei contributi di prossima pubblicazione, l'organizzazione degli eventi da presentare al pubblico e altro in ambito culturale.

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