martedì, Novembre 19, 2024

Psicoterapia breve strategica: come può aiutarci?

La salute mentale è uno dei temi caldi degli ultimi anni. Sono infatti sempre di più le persone attente al proprio benessere psicologico, grazie soprattutto a una progressiva normalizzazione della psicoterapia, specialmente tra i più giovani.

A partire dalla pandemia di Covid si sono affermati molti servizi di psicologia online, che hanno reso ancora più facile l’accesso alle sedute. Lo psicologo online è pertanto una risorsa ormai fondamentale, specialmente per chi per motivi logistici o lavorativi ha problemi a recarsi direttamente in studio. Questa modalità si sposa inoltre particolarmente bene con la psicoterapia breve strategica, un approccio particolarmente efficace per la risoluzione di determinati problemi nel breve periodo.

Cos’è la psicoterapia breve strategica

La psicoterapia breve strategica si distingue per il suo approccio pragmatico, fondato sul presupposto che non è sempre necessario un percorso lungo per ottenere risultati significativi. Questo tipo di terapia si concentra infatti su obiettivi concreti, identificando i meccanismi che mantengono in vita il problema e attuando strategie mirate per modificarli.

L’origine della terapia breve strategica risale agli anni ’70, quando Paul Watzlawick e il Mental Research Institute (MRI) di Palo Alto, in California, iniziarono a esplorare metodi terapeutici che potessero essere applicati in tempi ridotti: la chiave era concentrarsi sul presente e su soluzioni pratiche piuttosto che su interpretazioni psicoanalitiche profonde.

La terapia breve strategica ha poi conosciuto un’ulteriore evoluzione grazie agli studi di Giorgio Nardone, che ha adattato la metodologia al contesto culturale europeo e ampliato il numero di problematiche trattabili.

Efficacia della psicoterapia breve strategica

Un percorso di psicoterapia breve strategica non è un metodo universale, ma può essere cruciale per risolvere alcuni disturbi specifici. Diversi studi hanno infatti dimostrato l’efficacia della psicoterapia breve strategica relativamente alla risoluzione di una vasta gamma di problematiche, tra cui disturbi d’ansia, fobie, disturbi alimentari e depressioni lievi.

Ma di quanto tempo si parla realmente? In genere, miglioramenti tangibili sono riscontrabili dopo un numero di sedute compreso tra le dieci e le venti, a seconda della natura e della gravità del caso.

Grazie a questa peculiarità, le psicoterapie brevi strategiche sono ideali per chi non può sostenere economicamente un percorso più lungo, tipico della psicanalisi tradizionale, ma che allo stesso tempo non vuole rinunciare alla possibilità di migliorare la propria vita grazie al supporto psicologico.

Come si svolgono le sedute di una terapia breve strategica

Una seduta di psicoterapia breve strategica è strutturata in modo da ottenere il massimo risultato in breve tempo. Il terapeuta si focalizzerà dunque su specifici obiettivi di cambiamento e su attività pratiche che il paziente può applicare nella vita quotidiana.

Ad esempio, il terapeuta può guidare il paziente a osservare e modificare comportamenti e pensieri problema, ovvero quelli dai quali scaturisce il disagio, attraverso esercizi mirati e “Compiti” da svolgere tra una seduta e l’altra.

Strategie del genere aiutano la persona a sperimentare da subito un nuovo approccio attivo, riducendo il senso di impotenza precedentemente provato. Spesso vengono utilizzate tecniche come il “Paradosso” o la ristrutturazione della percezione del problema, utili a rendere il paziente consapevole di una prospettiva fin lì inesplorata.

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