L’edificio della Procura, a Venezia, è diviso in tre edifici. Uno di questi è noto come Procuratie Antiche: e oggi, dopo 500 anni, riapre le sue porte al pubblico.
Cosa nasconde il Procuratie Antiche?
Si trova in Piazza San Marco, e dal XVI secolo nessuno ha potuto mettervi piede. I tre edifici della Procura, a sinistra e a destra della basilica con il suo campanile, hanno richiesto 5 anni di ristrutturazione: ma oggi i suoi proprietari sono pronti a mostrarli al mondo.
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Un palazzo misterioso
Parlavamo di tre edifici. Questi chiudono Piazza San Marco sui lati nord, est e sud, e oltre alla Procuratie Antiche si riconoscono la Procuratie Nuove (sud) e l’Ala Napoleonica (ovest). Concentrandoci sulla Procuratie Antiche, il palazzo era il complesso di appartamenti dei Procuratori della Repubblica di Venezia nel XII secolo. Fu ricostruito tra il 1514 e il 1538, dagli architetti Bartolomeo Bon e Zuan Celestro. Invece, le Procuratie Nuove videro durare i lavori dal 1582 al 1660, iniziati da Vincenzo Scamozzi e Francesco Smeraldi, completati poi da Baldassarre Longhen. Entrambi i palazzi hanno in comune lo stile rinascimentale. Invece, l’Ala Napoleonica è più recente, con un’architettura neoclassica e terminata nel 1815. Come dice il nome stesso, venne costruita in onore di Napoleone Bonaparte.
L’edificio con il divieto di accesso
Sono gli ultimi piani della Procuratie Antiche ad essere inaccessibili da tanto tempo. Nel 1832 la sua proprietà passava alla Compagnia di Assicurazioni Generali, e questa, cinque anni fa, ha deciso di dare il via alla ristrutturazione, sotto la responsabilità dell’architetto David Chipperfield. Fino a oggi, ad essere aperto era soltanto il primo piano, e i caffè nei Portici: Lavena, Quadri e Florian, il più antico di tutti, aperto nel lontano 1720.
Un nuovo futuro
Al secondo piano si trovano gli uffici delle Generali, mentre per il terzo e il quarto ci sono già dei progetti in corso. Nel terzo, l’idea sarebbe di ospitare mostre, eventi culturali e iniziative sociali. Il quarto, invece, è destinato ad ospitare il quartier generale di The Human Safety Net, fondazione che sostiene le persone bisognose e opera in 21 Paesi. Sul tetto, infine, è presente una piattaforma di osservazione, per avere una panoramica dell’intera città.