venerdì, Aprile 18, 2025

Proclamazione della Repubblica d’Austria e fine guerra

Il 12 novembre 1918, avviene la proclamazione della Repubblica d’Austria, dal movimento rivoluzionario di Karl Renner. A fronte di ciò, nasce una repubblica austro – tedesca, con l’intenzione dell’aggiunta alla Germania di Weimar. Di fatto, risultano come territori tedeschi le appartenenze monarchiche, di cui la zona sud Tirolo, parte della Boemia e la sud Stiria. L’anno seguente attraverso il Trattato di pace, le terre annesse in precedenza vengono divise dallo Stato. Inoltre, le aspirazioni del popolo tedesco all’espansione del Paese, non trovano il consenso della Francia, che punta all’indebolimento della Germania ed Austria. Tuttavia, i referendum avvengono solo nel sud della Carinzia ed in Ödenburg (oggi Sopron in Ungheria). Mentre nel Tirolo meridionale l’occupazione italiana avviene dopo l’Armistizio.

Proclamazione della Repubblica d’Austria: che succede alla fine della Grande Guerra?

Nel 1806, alla caduta del Sacro Romano Impero nasce l’Impero austriaco, che diviene una monarchia austro – ungarica. In seguito, nel primo conflitto mondiale la sconfitta delle potenze principali porta l’Austria, alla divisione di diversi stati indipendenti. Nel 1918,   l’Austria diventa una repubblica, come Istituzione democratica e rappresentativa, fino al 1934. In seguito, il cancelliere Engelbert Dollfuß al tempo in carica, stabilisce la dittatura del Paese. Durante il periodo nazista, l’Austria diviene territorio della Germania, col nome Anschluss. Alla sconfitta nazista della seconda guerra mondiale, le forze alleate occupano l’Austria, che ridiventa Repubblica autonoma, con la condizione di neutralità.

Proclamazione della Repubblica d’Austria: nascita del primo conflitto mondiale

Nel 1914, Gavrilo Princip uccide a Sarajevo l’arciduca Francesco Ferdinando degli Asburgo d’Austria ed erede al trono di Austria – Ungheria. A fronte di ciò l’impero austro – ungarico indice guerra alla Serbia e consegue lo scoppio della Grande Guerra. Di fatto, i Paesi d’Europa creano delle alleanze con la distinzione di: potenze centrali, occidentali e Russia. Tuttavia, la ripartizione degli schieramenti dei vari Stati raggruppa: Austria – Ungheria, Germania da una parte, Francia, Regno Unito, Italia dall’altra parte e Russia. Ciò nonostante, il conflitto che sembra essere di risoluzione immediata, diviene uno scontro bellico che si protrae nel tempo.

A ragion per cui, l’alleanza tra Austria e Germania consegue a numerose vittorie, ma la potenza austro – ungarica sconfigge l’Italia a Caporetto. Per la durata di quattro anni, lo schieramento delle forze centrali esegue la difesa dei confini di Francia, Russia, Italia, Regno Unito. Mentre consegue il blocco navale nei confronti di Austria e Germania, con forti tensioni e rivolte dell’Impero austro – ungarico.

La sconfitta dell’Impero austro – ungarico nella prima guerra mondiale

Durante la prima guerra mondiale l’Austria – Ungheria perde il conflitto e Carlo I l’Imperatore raggiunge Madera in esilio. A fronte di ciò, nasce la repubblica austriaca, con molte regioni del Paese, che mirano a diventare parte dei territori di confine. Tuttavia, per l’Austria vige il divieto di entrata nella Repubblica di Weimar. Nel 1921, l’Austria invade il territorio autonomo Banato di Leithania. Durante il periodo democratico, nello Stato austriaco emergono delle difficoltà economiche e politiche, che sviluppano gruppi militari tra i partiti. Nel 1933, Dolfuss esegue un colpo di Stato, dove crea il regime dell’austrofascismo e l’anno dopo viene assassinato dai nazisti. Intorno agli anni quaranta, il regime fascista occupa il Paese ed il successore Schuschnigg unisce l’Austria al Terzo Reich.

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