Vertice di centrosinistra a tre stamattina a casa di Conte. Dopo un colloquio di circa due ore, Conte, Letta e Speranza non si sbilanciano e pubblicano un tweet congiunto. Qualche indizio sulla scelta del candidato.
Il tweet dei tre leader del centrosinistra
Qualche indizio sul nome possiamo forse scovarlo dal tweet pubblicato stamattina: “Lavoreremo insieme per dare una o un Presidente autorevole in cui #tutti possano riconoscersi. Aperti al confronto. Nessuno ha diritto di prelazione. Tutti abbiamo il dovere della #responsabilità”. Sarà proprio un nome femminile (l’articolo indeterminativo femminile posto prima di quello maschile potrebbe non essere casuale) quello su cui stanno lavorando i tre leader? Al termine del vertice Letta ha dichiarato che nel vertice non si è raggiunto alcun accordo sul nome:“ne parleremo con il centrodestra nei prossimi giorni”.
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Le dichiarazioni su Draghi dei tre leader
Una delle poche “certezze” che in questi giorni circolano sul nome del candidato proposto dal centrosinistra riguarda proprio Mario Draghi. Conte, ma anche Letta e Speranza, ritengono che l’ex Presidente della Bce debba restare a Palazzo Chigi. La motivazione è che un Governo senza Mario Draghi sarebbe troppo debole. Interrompere la strada che ha visto la nascita del governo Draghi significherebbe interrompere il tentativo di sanare le spaccature che ha vissuto il nostro Paese. Ricordiamo che l’Italia ha bisogno di continuità di Governo e in questo delicato momento non possiamo permetterci un ennesimo cambio al vertice di Palazzo Chigi.
La posizione degli altri esponenti del centrosinistra
Il ministro del lavoro Orlando e Dario Franceschini rispondono ad alcuni che vedrebbero lui ed alcuni renziani scettici sulla possibilità di proporre il nome di Draghi. “Il tema fondamentale e che è uscito dalla direzione del Pd, dichiara Orlando, “resta se si vuole o meno proseguire sulla strada che ha visto la nascita del governo Draghi, se si vuole o meno mantenere un quadro di unità nazionale”. Enrico Borghi, deputato del Pd, ha smentito che durante il vertice si sia parlato di un candidato in particolare. “Nomi non se ne sono fatti perchè i nomi saranno oggetto del lavoro delle delegazioni. Noi abbiamo chiarito più volte che Draghi è un valore aggiunto per il Paese e serve un percorso che comunque tuteli una risorsa importante per il Paese”. I Dem lasciano quindi, a differenza di Conte, uno spazio di dialogo per proporre proprio Mario Draghi alla Presidenza
Nessuno spazio per Berlusconi
“Siamo disposti ad adottare qualsiasi strategia per far saltare la candidatura di Silvio Berlusconi, compresa l’uscita dall’Aula“. Ha usato toni perentori Conte riguardo al cavaliere, definendo “improponibile e irricevibile” il suo nome. Letta, così come del resto Conte, non ha fatto riferimento ad alcuna candidatura specifica. Del resto sembra impossibile proporre la candidatura di un leader che nelle ultime ore ha trovato resistenze anche da parte del centrodestra. Lo stesso Salvini tenta ormai in tutti i modi di smarcarsi, usando toni criptici e non facendo trasparire ad oggi alcuna alternativa. La partita sul Quirinale è ancora aperta e le forze politiche continuano a fare strategia. Nessun nome viene tuttora proposto: ogni apertura viene valutata con estrema attenzione da tutte le forze politiche