Dopo la scelta di allungare la validità del green pass a un anno, e quindi il tempo di efficacia della vaccinazione, diventa realtà l’ormai annunciata terza dose di vaccino. Controsenso? Sembra di no finché è accessibile a solo alcune categorie fragili. Nella maggior parte dei casi sarà direttamente l’Asl a chiamare per la prenotazione.
Chi può accedere alla terza dose di vaccino contro il Covid19?
Secondo alcuni studi effettuati in Israele dopo la somministrazione della terza dose gli anticorpi sembrano aumentare di 10 volte rispetto alla seconda dose. Sulla base di questo studio sembra che il mondo si stia muovendo unilateralmente verso la terza dose di vaccino e quindi anche l’Italia. Rispetto a Israele in Italia la campagna di vaccinazione procede ma non come ci si auspicava. L’introduzione del green pass per chi lavora ne è un chiaro esempio. Al momento però si pensa alla protezione delle categorie più fragili. Infatti la terza dose, per ora, non è per tutti ma solo per chi ha particolari condizioni salutari definiti “immunocompromessi”. Le condizioni che determinano la somministrazione della terza dose sono: trapianto di organo solido in terapia immunosoppressiva; trapianto di cellule staminali ematopoietiche; attesa di trapianto d’organo; terapie a base di cellule T; patologia oncologica; immunodeficienze primitive; immunodeficienze secondarie; dialisi e insufficienza renale cronica grave; pregressa splenectomia; Aids.
Come prenotare?
Al momento sembra che sarà l’Asl a contattare chi rientra nelle fasce a rischio. Si partirà con i pazienti che al momento sono in ospedale e poi si estenderà agli altri. Le vaccinazioni avverranno negli ospedali, nei centri specialistici e negli ambulatori. La regione Friuli però ha già dichiarato che devono essere le stesse persone fragili a prenotarsi. Quindi ci si aspetta nei prossimi giorni un chiarimento da parte anche delle altre regioni. Verrà sicuramente richiesta un’autocertificazione come per le altre dosi. Sembra che si cercherà di rispettare la tipologia di vaccino, quindi chi ha fatto Pfizer dovrebbe ricevere ancora Pfizer e chi ha ricevuto Moderna riceverà Moderna. Però non si esclude che questo non possa essere sempre rispettato ma si evidenzia che non ci sono controindicazioni nel caso questo non dovesse avvenire. Importante comunque è portare con sé il certificato vaccinale o il green pass per dimostrare l’avvenuta somministrazione delle prime due dosi.
Verrà estesa a tutti?
Al momento, in Italia, non ci sono notizie in merito. La terza dose viene somministrata perché, dopo 5 mesi, si nota un calo degli anticorpi ma non l’assenza. Questo può essere negativamente determinante per persone immunocompromesse ma non per chi vive in buona salute. In Israele però sembra verrà somministrata la terza dose a tutti visti gli effetti studiati. La strategia è prevenire il più possibile i contagi e la terza dose sembra aumentare di 10 volte gli anticorpi. La variante Delta preoccupa per la sua velocità di diffusione e, al momento, non esistono altri metodi di prevenzione se non il vaccino. Anche gli USA si preparano a somministrare la terza dose nelle fasce d’età sopra i 60 anni. Sembra però non sia escluso che presto dovranno farla tutti i cittadini. Alla fine della somministrazione alle categorie fragili scopriremo cosa decideranno le autorità per gli italiani.
Green pass obbligatorio is the new vaccino obbligatorio