Alcune pose hot sono la causa degli arresti eseguiti dalle forze di polizia di Dubai. Ora è stata confermata la nazionalità delle ragazze che rischiano fino a sei mesi carcere e una multa salata. Ma c’è chi ipotizza che potranno essere graziate. Saranno tanto fortunate?
Dove sono scattate le pose hot?
Dubai non ha affatto gradito le pose hot di alcune ragazze immortalate nude sul balcone di una delle torri del centro. Lo riferisce una fonte al Consolato Generale russo a Dubai dell’agenzia Sputnik, secondo cui non ci sarebbero cittadine russe coinvolte. Il materiale incriminato, che comprendeva foto e video, era stato fatto circolare sui social dov’è diventato virale. E ha attirato l’attenzione delle autorità. In particolare, le forze dell’ordine hanno definito le riprese girate nell’attico di un edificio del quartiere residenziale Dubai Marina come un “video osceno condiviso online“. Da cui la serie di arresti disposti per il fotografo e le ragazze coinvolte, delle quali ora si conosce la nazionalità. In precedenza, sui social network era apparso un filmato dal contenuto simile. Allora, il gruppo era stato denunciato a seguito delle riprese fatte dal balcone di un edificio vicino.
Le pene
In effetti, molte disposizioni degli Emirati Arabi Uniti si basano sulla legge della Shariah che condanna la nudità e le manifestazioni di affetto in pubblico. Da cui gli arresti per “dissolutezza”. Ora, le ragazze rischiano fino a 6 mesi di carcere o, in alternativa, una multa fino a 5 mila dirham. Di poco superiore ai 1.300 dollari statunitensi. Mentre il fotografo potrebbe scontare una condanna più dura. Infatti, negli Emirati Arabi Uniti esiste un’aggravante per la produzione, trasmissione, pubblicazione e sfruttamento di materiale di gioco d’azzardo o pornografico “attraverso un sito elettronico”. Come in questo caso. Per queste fattispecie, la violazione è punibile non solo con la reclusione fino a 18 mesi. Ma anche con una multa compresa tra i 250 e i 500 mila dirham. Una cifra che va dai 68 ai 136 mila dollari.
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Dubai non scherza sulle pose hot
Sebbene gli Emirati Arabi Uniti siano i più liberali tra i paesi del Golfo, alcuni comportamenti non sono tollerati. Specialmente quando si tratti di reati contro la pubblica decenza, come baciarsi in pubblico o bere alcol all’aperto senza un apposito permesso. Ma anche condividere contenuti pornografici. Secondo le forze dell’ordine emiratine, questi sono “comportamenti inaccettabili che non riflettono i valori e l’etica della società degli Emirati“. Inoltre, l’ordinamento regola molto severamente anche i social. Lo dimostrano gli arresti a persone incriminate per i propri commenti online. Ad esempio, nel 2018 un cittadino britannico aveva scontato un periodo in carcere a Dubai per aver inviato un messaggio scurrile tramite WhatsApp. Mentre lo stesso anno il guru statunitense del fitness, Jordan Branford, era stato multato di 68.000 dollari per aver usato la parola “pu***na” su Instagram.
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Le pose sono hot?
Quanto al recente caso di Dubai, il quotidiano di stato The National ipotizza che potrebbe trattarsi di una “trovata pubblicitaria”. Anche se la testata non ha precisato. Invece, il New York Post riporta le parole di Radha Stirling, la direttrice di Detained a Dubai. Per la fondatrice dell’organizzazione di difesa con sede a Londra, le riprese potrebbero appartenere a una campagna israeliana. “Inizialmente ci è stato detto che si trattava della filiale israeliana di un sito web per adulti negli Usa e ora abbiamo sentito che si tratta di un canale porno israeliano“, aveva detto Stirling alla britannica Metro. Ma l’esperta aveva criticato la “sfacciataggine” della troupe per aver girato di sabato. In pieno giorno. “È un crimine piuttosto sfacciato e grave stare lì sul balcone dove tutti possono vederli e le persone su altri balconi potrebbero filmarli“, ha commentato Stirling. “La gente è molto arrabbiata“, ha concluso.
La replica
Quanto al ministero degli Esteri israeliano ha risposto a Detained che nessun israeliano è stato arrestato. Ma non ha commentato se alcuni suoi cittadini avessero commissionato o meno le riprese. “All’apparenza può sembrare un luogo moderno, ma una volta che viene presentato un reclamo viene preso molto sul serio“, ha precisato Stirling. Da ultimo, l’esperta ha ammesso: “Se davvero si tratta di una società israeliana, potrebbero non essere stati consapevoli di ciò che è accettabile e di ciò che non lo è“. Questo perché episodi simili “Non hanno avuto la visibilità dei media di Dubai dagli ultimi dieci anni“.
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Le ragazze delle pose hot
Insomma, che sia stata o meno una trovata di marketing, le ragazze pagheranno cara la loro leggerezza. Ma chi sono le giovani coinvolte? Alla BBC, il Consolato ucraino ha confermato che 11 delle sue cittadine sono state arrestate nella retata riguardante il servizio fotografico sul balcone di Dubai. Mentre l’unico cittadino russo ora sotto indagine sarebbe l’organizzatore del servizio. Lunedì mattina, l’agenzia di stampa RIA Novosti di Mosca ha riportato le dichiarazioni della sua fonte. Le ragazze avrebbero “Chiesto aiuto al consolato generale, ma qui è difficile fare qualcosa“. “La legge è piuttosto seria riguardo alla partecipazione ad atti osceni“, ha riferito. Eppure, il diplomatico al Consolato Generale russo a Dubai ha riferito all’agenzia Sputnik che è possibile che le ragazze possano essere graziate. Questo in segno di clemenza visto l’approssimarsi del mese sacro del Ramadan.
Donna rispetta il codice
Le donne a Dubai, come in tutti gli Emirati Arabi Uniti, sono soggette a regole ferree. Turiste incluse. Pur se non sono costrette a indossare gli indumenti tradizionali come la lunga tunica nera chiamata abaya, devono comunque seguire alcune indicazioni per evitare di incorrere in rimproveri o sanzioni. Ciò significa che le straniere possono vestire all’occidentale a patto che i vestiti non siano troppo aderenti, corti o scollati. In generale, provocanti. In ogni caso, è consigliabile evitare top, shorts e gonne al di sopra del ginocchio. Come qualsiasi indumento che potrebbe attirare l’attenzione. Ad esempio, queste regole sono compendiate in appositi avvisi nei centri commerciali che riportano gli standard di abbigliamento tollerati a Dubai. E dunque negli Emirati Arabi Uniti.