Nelle mani degli inquirenti per il crollo del ponte Morandi avvenuto il 14 agosto del 2018, c’è anche un video che mostra le condizioni della pila 9 usurata, quella che portò alla tragedia provocando la morte di 43 persone
Cosa è emerso durante le indagini della Procura?
Nel 2015 i tecnici di Spea la società incaricata da Autostrade per i controlli tecnici e la manutenzione, effettuarono un carotaggio proprio nella pila 9 del ponte, attraverso le immagini del video si può evidenziare le condizioni in cui versano i trefoli, sono molto usurate. Secondo la Procura tutto questo è già determinante per dimostrare che la manutenzione non è mai stata fatta o eseguita con cura come richiedevano le condizioni in cui si trovavano. La guardia di finanza che ha continuato le indagini, durante una intercettazione sono emerse parole veramente allarmanti. Un ex dirigente di Aspi dice ‘’Ma a fare le ispezioni mandavano i ciechi?’’ In un’altra intercettazione si dice <<perché vai a vedere il ponte di notte? Ci vai di giorno 3 ore lo chiudi e vedi. E invece no al buio con le lampade perché non volevano bloccare il traffico>>. Da tutto ciò emerge il vero stato di usura in cui era il ponte.
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Il ponte Morandi non era stabile mancava il cemento
Anche le foto del 2008 sul ponte, sono state depositate tra i numerosi atti del processo. Gli scatti proprio del controllo notturno di dieci anni fa, mostrano le ispezioni dei tecnici di Spea. La società incaricata dei controlli tecnici per conto di Aspi, in particolare agli attacchi dello strallo sotto il cassone della pila 9 del ponte. Quella che nel 2018 si sgretolò causando la morte di 43 innocenti. Il ponte sembra che non riceveva la giusta manutenzione. Soprattutto un ponte di quelle dimensioni era completamente abbandonato senza alcuna cura. Dalle fotografie emerge un quadro raccapricciante. Una dura battaglia dei difensori è incominciata davanti al gip. Tra le tante intercettazioni sarà importante capire quelle che saranno utilizzate nel futuro processo.