Elzbieta Witek, presidente del Sejm, la camera bassa del parlamento polacco, si rivolgerà alla Corte costituzionale per sapere se lo spostamento delle elezioni presidenziali è compatibile con la costituzione. Lo riporta il quotidiano “Rzeczpospolita.
Witek intende sollevare formalmente la questione stamane, mentre ieri ha indirizzato una lettera alla Commissione elettorale statale (Pkw), con la quale ha chiesto se l’organo è in grado di organizzare il voto, ancora formalmente previsto per domenica prossima 10 maggio. Il presidente del Pkw, Sylwester Marciniak, ha risposto negativamente sulla base di motivi giuridici e organizzativi. “Alla data determinata dalla presidente del Sejm per le elezioni mancano 5 giorni e le basi giuridiche che dovrebbero fare da premessa alla loro conduzione non sono certe. Le attribuzioni della Commissione elettorale statale nell’ambito della preparazione e della stampa delle schede elettorali è stata sospesa in forza dell’art. 102 della legge del 16 aprile 2020″, ha scritto Marciniak nella sua risposta.
Il presidente del Pkwha inoltre aggiunto che la legge che prevede che le presidenziali di domenica si svolgano esclusivamente per corrispondenza attende ancora di essere definitivamente approvata dal parlamento polacco. “Per una conduzione efficace e onesta delle elezioni è indispensabile un tempo per la pianificazione, preparazione e applicazione delle procedure previste dalle disposizioni giuridiche. Bisogna altre sì sottolineare che il metodo di conduzione delle elezioni deve essere previamente conosciuto dagli organi e dai soggetti che partecipano al procedimento elettorale e ai comitati elettorali”, ha continuato Marciniak.
Nella serata di ieri il Senato polacco ha respinto il progetto di legge che mira allo svolgimento interamente per corrispondenza delle elezioni presidenziali previste per domenica prossima. Ora il testo tornerà al Sejm, la camera bassa del parlamento. A favore della bocciatura hanno votato 50 senatori, contro 35 e 1 si è astenuto. Stante il bicameralismo imperfetto del parlamento polacco, il Sejm può scavalcare l’opposizione del Senato con un voto a maggioranza assoluta, al quale seguirebbe la promulgazione della legge, già approvata dalla camera bassa lo scorso 6 aprile, da parte del capo dello Stato. Attualmente il gruppo di PiS al Sejm conta 235 deputati, ma 18 di questi appartengono alla formazione alleata Porozumienie, che non ha chiarito se voterà a favore o contro.