L’UE trova un’intesa sul nuovo patto sui migranti. Polonia e Ungheria votano contro il patto, mentre Austria, Repubblica Ceca e Slovacchia si sono astenute.
Polonia e Ungheria votano contro il patto UE sui migranti
La Polonia e l’Ungheria hanno votato contro l’ultima parte del patto UE sulla ricollocazione dei migranti. La Repubblica Ceca, la Slovacchia e l’Austria si sono invece astenute dalla votazione. La Polonia è stata una ferma oppositrice del progetto dell’UE perché considera del tutto inappropriato l’elemento obbligatorio di solidarietà del piano, che prevede una punizione finanziaria per la mancata accettazione dei migranti. All’inizio di giugno, il Consiglio Giustizia e Affari Interni (GAI), formato dai ministri degli Interni che rappresentano gli Stati membri dell’UE, ha approvato il nuovo patto su migrazione e asilo. Secondo la proposta di regolamento, i membri dell’UE dovranno accettare una quota iniziale di 30.000 migranti provenienti da paesi che subiscono il peso della migrazione dal Medio Oriente e dall’Africa, come Grecia e Italia, oppure pagare circa 22.000 euro per migrante non ammesso.
“Il regolamento della gestione delle crisi, ultimo tassello del Patto UE sulle migrazioni, su cui vi è stato un primo via libera degli Stati UE, non fermerà la migrazione, ma la impone agli Stati membri”, ha affermato il viceministro degli Interni ungherese, Bence Rétvári che ha accusato Bruxelles di aver “forzato il testo finale” permettendo agli Stati membri di “discutere la normativa solo pochi minuti prima del voto”. Rétvári ha inoltre accusato Bruxelles di aver “aggirato il processo decisionale” per il via libera del regolamento.
L’Italia “esulta” per l’accordo
L’accordo sui migranti è stato invece accolto con favore dall’Italia. Il governo italiano si è detto contento dell’inversione di marcia della Germania. Berlino ha infatti accettato di tornare al testo formulato a luglio che non conteneva alcun riferimento alle operazioni condotte dalle ONG. Per il cancelliere tedesco Olaf Scholz l’accordo UE sulla gestione delle crisi dell’immigrazione è una “svolta storica”. “L’accordo sul regolamento delle crisi come parte della riforma europea dell’asilo è una buona notizia. La riforma limiterà efficacemente l’immigrazione irregolare in Europa e alleggerirà in modo duraturo l’onere di Stati come la Germania. Una svolta storica”, ha detto Scholz.
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