La Polonia e gli Stati baltici, membri della NATO, sigilleranno i loro confini con la Bielorussia, alleata della Russia, in caso di incidenti militari o di una massiccia spinta migratoria da parte di Minsk, hanno avvertito lunedì i ministri degli Interni.
I ministri hanno dichiarato di vedere crescenti tensioni ai confini della NATO e dell’Unione Europea con la Bielorussia, che ha accolto migliaia di mercenari militari russi e sta spingendo i migranti mediorientali e africani verso l’Europa, nonostante siano state erette delle barriere.
Hanno avvertito di reagire in modo rapido e concertato nel caso di un incidente militare o di una forte spinta migratoria.
I ministri di Polonia, Lituania, Lettonia ed Estonia si sono rivolti ai media dopo i colloqui. In una dichiarazione congiunta hanno chiesto al governo del presidente bielorusso Alexander Lukashenko di rimuovere immediatamente dal proprio territorio i mercenari del Gruppo Wagner. Hanno inoltre chiesto l’allontanamento dei migranti dalle zone di confine e il loro ritorno nei Paesi d’origine.
I quattro Paesi, che sono anche membri dell’Unione Europea, sostengono l’Ucraina nella sua lotta contro l’invasione della Russia.
L’improvvisa morte del leader dei mercenari Yevgeny Prigozhin in un incidente aereo in Russia la scorsa settimana ha sollevato interrogativi sul futuro del gruppo Wagner, che il ministro degli Interni polacco Mariusz Kaminski ha definito “estremamente pericoloso” e “demoralizzato”. Ha inoltre affermato che i mercenari rappresentano una minaccia per i cittadini della Bielorussia e dell’intera regione.
Il Presidente russo Vladimir Putin ha ordinato ai combattenti Wagner di firmare un giuramento di fedeltà allo Stato russo, secondo un decreto pubblicato sul sito web del Cremlino nella tarda serata di venerdì e con effetto immediato.
I ministri hanno discusso su come reagire insieme alla situazione sempre più difficile ai confini con la Bielorussia e la Russia.