mercoledì, Aprile 16, 2025

Polizia nigeriana accusata di abusi e violenze

Molti cittadini accusano la polizia nigeriana di violenze. Nonostante il governo di Abuja abbia abolito la SARS, storico reparto della polizia colpevole di crimini, sono in molti a testimoniare le violenze subite da parte delle forze dell’ordine. Si moltiplicano le denunce di soprusi e intimidazioni. Il governo dovrà darsi da fare per attuare una riforma delle forze dell’ordine al fine di garantire il pluralismo e il rispetto dei diritti umani.

Polizia nigeriana accusata di violenze: cos’è successo?

Ormai da anni, molti cittadini della Nigeria accusano la polizia di violenze e abusi vari. Dopo varie proteste, il governo aveva deciso di sciogliere la SARS, reparto anticrimine della polizia accusato a più riprese di violenze contro civili inermi. Lo scorso ottobre, migliaia di giovani avevano manifestato sotto lo slogan #EndSARS, chiedendo al governo di intervenire contro le violenze perpetrate dal famigerato gruppo di poliziotti. Le proteste erano continuate anche dopo lo scioglimento della SARS. Il 20 ottobre scorso, agenti di polizia avevano sparato contro alcuni manifestanti disarmati nei pressi di Lagos. Nonostante le proteste e l’intervento del governo, le forze dell’ordine nigeriane hanno continuato a colpire cittadini inermi.

La polizia nigeriana continua a far paura ai giovani

Nonostante le grandi manifestazioni messe in atto nei mesi scorsi, sembra che le forze dell’ordine nigeriane vogliano continuare ad incutere timore ai cittadini. Molti testimoni raccontano di violenze e intimidazioni perpetrate dai poliziotti. Al Jazeera riporta che lo scorso 5 febbraio agenti in divisa avrebbero fermato l’auto di un venditore trentunenne in auto con conoscenti. Dopo aver fatto scendere gli amici dall’auto, un poliziotto, con la pistola in pugno, avrebbe minacciato il 31 enne. ” Credi che a causa dello scioglimento della SARS tu non debba temere la polizia?” avrebbe detto l’agente. Il 13 gennaio scorso un ventitreenne che era in compagnia di amici è stato fermato da un’auto della polizia nei pressi di un resort nigeriano. Nonostante la perquisizione dell’auto non abbia portato a nulla, gli agenti hanno chiesto ai ragazzi di raggiungere il locale commissariato. “Arrivati alla centrale ci hanno chiesto di spogliarci”, sostiene uno dei giovani fermati. “Poi ci hanno chiesto di pagare 30.000 naira altrimenti ci avrebbero messo in cella. Quando gli abbiamo detto che non potevamo pagare ci hanno rubato tutti i soldi che avevamo e ci hanno rilasciati“.

Anche Amnesty International denuncia i soprusi

Alle proteste dei giovani nigeriani si aggiunge quella di Amnesty International. L’organizzazione per i diritti umani sostiene che, oltre ad aver ucciso 10 manifestanti, nei mesi scorsi la polizia nigeriana avrebbe arrestato diversi altri manifestanti. Si tratta di giovani che avevano partecipato ad alcuni sit-in per protestare contro i soprusi messi in atto dalla SARS. Gran parte dei giovani arrestati avrebbe subito minacce e umiliazioni.

Nonostante lo scioglimento della SARS, continuano le violenze perpetrate contro i civili da parte dei poliziotti nigeriani. Sembra che il governo di Abuja non riesca ad intervenire efficacemente contro la corruzione che da anni dilaga tra i membri delle forze dell’ordine del paese. Gran parte degli ex membri della SARS vengono impiegati negli attuali reparti di polizia. Solo una radicale riforma delle forze dell’ordine potrà garantire la libertà e il rispetto dei diritti umani in Nigeria.


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