martedì, Aprile 15, 2025

Plastic free: alcuni metodi per conservare il cibo in modo sostenibile

Plastic free: ogni anno in Europa, generiamo 26 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica, ma meno del 30% viene raccolto per essere riciclato. Una parte viene esportata per essere smaltita in altri paesi mentre il resto finisce nelle discarica, dove viene incenerita oppure, nel peggiore dei casi, non viene raccolto e finisce per disperdersi nell’ambiente, inquinando foreste, spiagge, fiumi e mari.

Perché ridurre l’utilizzo di plastica?

La plastica come ben sai è molto inquinante per il nostro pianeta, tant’è che causa problemi anche in zone non abitate dall’uomo, come in Antartide. Con i raggi ultravioletti e il sale marino, le particelle della plastica emettono sostanze tossiche che vengono ingerite dai pesci che noi stessi poi mangiamo. Gli oceani possono essere salvati anche diventando consumatori consapevoli e scegliendo prodotti che non rilasciano micro-plastiche. A oggi si stima che ci siano circa 51 trilioni di particelle di micro-plastica negli oceani. Un pericolo non solo per la fauna marina che le può ingerire, ma anche per chi mangia prodotti a base di pesce.


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Alcune semplici linee guida per conservare i prodotti in modo “plastic free”

  • Barattoli di vetro: è sicuramente un classico del riciclo, veloce e reperibile dopo aver consumato sughi, conserve e cibi in vetro. I barattoli sono ottimi per proteggere gli alimenti, si possono facilmente ripulire, sterilizzare e riutilizzare
  • Contenitori impilabili: in commercio sono presenti in vari formati e dimensioni. Perfetti per ogni occasione. Si possono trovare con il coperchio in vetro oppure in metallo, ottimi per limitare lo spazio in frigorifero
  • Carta: un’idea forse inconsueta, ma in realtà utilissima. Si può utilizzare per conservare i cibi che non richiedono accorgimenti particolari. In commercio sono presenti diverse tipologie di carta per cibo come quella pergamena, cerata, alimentare fino ai sacchetti di carta marrone. Spesso utilizzata dai fruttivendoli, perfetti per conservare la frutta e la verdura
  • Ciotole: se il consumo dei prodotti avviene in giornata o nell’arco delle 24 ore si possono conservare all’interno di ciotole capienti, da proteggere con un piatto o con un strofinaccio in stoffa
  • Tessuto: alcuni prodotti si possono conservare all’interno di panni e tessuti dedicati all’utilizzo alimentare, facilmente reperibili nei negozi di casalighi e riutilizzabili. Sono indicati per i cibi asciutti come alcune verdure, pane, torte, biscotti in grado di preservare la naturale umidità del cibo
  • Acciaio: perfetti per contenere cibo e avanzi grazie alla loro chiusura ermetica. Si possono anche trasformare in ottimi bento box (stile giapponese) da portare al lavoro
  • Ceramica: un’idea che prende spunto dal passato, le verdure conservate in acqua all’interno di una ciotola o in un vaso capiente di ceramica per alimenti. I cibi si conservano facilmente. N.B L’acqua va cambiata ogni giorno e quella vecchia la si può utilizzare per annaffiare i fiori e le piante di casa
  • Alluminio: un classico della conservazione ovvero il foglio di alluminio per alimenti che può avvolgere e conservare i cibi, ma che si può anche riutilizzare dopo un’ottima lavata
  • Cera d’api: oltreoceano è molto diffuso si tratta di un foglio di carta o di stoffa con un lato cerato, perfetto per preservare la freschezza dei cibi. Si può riutilizzare, lavare e dura anche un anno.
  • Pentole: per finire un classico ovvero conservare il cibo all’interno della pentola dove è stato preparato, protetto con un coperchio e conservato in frigorifero per il riutilizzo del giorno successivo.

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