lunedì, Aprile 14, 2025

Planet Nine: la scienza dubita della sua esistenza

Il famigerato Planet Nine, di cui si è tanto parlato negli anni scorsi, sarebbe una chimera. Gli astronomi sostengono che, se esistesse, i potenti telescopi che sondano la regione esterna del Sistema Solare avrebbero dovuto individuarlo.

Cos’è Planet Nine?

Planet Nine è un ipotetico pianeta orbitante al di là di Nettuno e dei Plutoidi. Partendo da alcune discrepanze notate nell’orbita di Nettuno, gli studiosi ipotizzarono la sua esistenza. Negli ultimi anni le scoperte di oggetti orbitanti nella regione esterna al Sistema Solare sono andate moltiplicandosi. Gli studiosi hanno adocchiato numerose fasce di asteroidi e altri oggetti chiamati transnettuniani. Questi corpi celesti orbitano intorno al Sole ed hanno contribuito nel tempo ad una riqualificazione di Plutone, che da nono pianeta è diventato pianeta nano.

La teoria del nono pianeta

Nel 2004 gli studiosi dissero di aver trovato il decimo pianeta. All’epoca Plutone era considerato il Planet Nine del Sistema Solare. Gli studiosi scoprirono prima Sedna (classificato come oggetto transnettuniano) e poi Eris (classificato come pianeta nano) che superava Plutone per dimensioni. Gli studiosi scoprirono Nettuno calcolando le discrepanze delle orbite di Urano, Saturno e Giove. Memori di quell’esperienza, pensarono che gli errori nell’orbita di Nettuno potessero dipendere da un pianeta ignoto. Così cominciò la ricerca del nono pianeta.

La ricerca del Planet Nine

Nel 2016 Mike Brown e Konstantin Batygin notarono che Sedna ed altri 6 corpi celesti subivano l’attrazione di qualcosa, forse un corpo celeste di dimensioni più grandi, e tutti e 6 erano inclinati sul proprio asse nella stessa direzione. Da qui la teoria dell’esistenza di un corpo celeste enorme, parecchio più grande della Terra. Ma se esiste, perché nessuno lo vede? Una teoria potrebbe essere che il famigerato Planet Nine potrebbe essere in realtà un buco nero. Le prove della sua esistenza si basava sulla forza di gravità che esercita. A dirlo è James Unwin, professore di fisica presso l’Università dell’Illinois.

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