La creazione dell’uomo affascina da sempre le persone e si concretizza con la realizzazione di automi e robot. Il romanzo di Auguste de Villiers “Eva futura” è un romanzo che indaga il desiderio di emulazione di Dio. Lo scrittore descrive anche il cambiamento di estetica e dei canoni di bellezza moderni.
Joris Karl Huysmans: la tensione del finito verso l’infinito
Qual è la trama del libro di Auguste de Villiers “Eva futura”?
Lord Ewald è un nobile che frequenta l’attrice Alicia Clary: la donna è molto bella, ma volubile e insensibile. L’uomo si rivolge all’amico Thomas Edison per trovare una soluzione al suo problema. Lo scienziato gli suggerisce di inserire le fattezze della compagna in una riproduzione umana, programmato secondo i suoi desideri. L’androide Hadely può rendere reale il suo ideale di donna, affascinante e sensibile, con cui vivere un amore totalizzante e appagante.
Un romanzo che anticipa la robotica
Pubblicato nel 1886, il libro cattura l’attenzione di Mallarmé e Huysmans, conoscenti dello scrittore. Come nel romanzo di Mary Shelley “Frankenstein”, l’autore riflette sui progressi degli studi e gli effetti sull’umanità. Lo scienziato che utilizza le proprie conoscenze per sostituirsi a Dio pone una riflessione etica sull’utilizzo del sapere. L’elettricità è la scintilla di vita, l’energia che la civiltà moderna controlla, piegando le forze del mondo alla propria volontà. Marsilio editori ha ristampato il volume con la prefazione di Ivana Bartoletti.
La bellezza femminile e lo spirito nuovo
Il protagonista del racconto apprezza le forme di Alicia e desidera eternarle, impedire che appassiscano. Anche il cambiamento che chiede all’amico di attuare, renderle il carattere più malleabile, va nella direzione di migliorare la sua donna. Lord Ewald è un artista che lavora sulla compagna per renderla sempre più bella e gradevole. Se la Natura l’ha fatta nascere con pregi e difetti, l’ amante cerca di cancellare le imperfezioni per renderla degna dell’amore.