I vertici di Pinko hanno deciso di affidare allo stilista Patrick McDowell un progetto di indirizzamento. Noto per avere a cuore il tema della sostenibilità, egli dovrà rendere il brand meno impattante dal punto di vista ambientale e della filiera produttiva. Il mezzo principale di cui usufruirà sarà l’upcycling.
Chi è Patrick McDowell?
Patrick McDowell è un designer britannico, ha 23 anni ed è nato a Liverpool. Si è formato alla prestigiosa Central St Martins di Londra. McDowell ha esordito alla London Fashion Week Settembre 2018 e ha sfilato il 20 luglio scorso alla Helsinki Fashion Week con una collezione realizzata con il supporto di Burberry e Swarovski. Patrick si definisce uno stilista sostenibile e ha dichiarato che “poiché i cambiamenti climatici diventano una priorità globale, i giovani designer vogliono essere all’avanguardia del problema e dare l’esempio”. Per rispondere agli scettici si è detto convinto che “la moda sostenibile può essere davvero divertente e colorata”.
Perché McDowell collabora con Pinko?
La collaborazione col brand ha come perno l’idea della durabilità del capo e quindi di instaurare un approccio sostenibile con la moda. McDowell ha un’esperienza pluriennale nella moda sostenibile, ed è quindi ricaduta su di lui la scelta di Caterina Negra, Direttore creativo di Pinko. Il designer britannico continuerà anche a dirigere la sua omonima linea. L’obiettivo di questo sodalizio è quello di creare una moda meno impattante. L’industria della moda ha grandi responsabilità, che non si limitano all’inquinamento ambientale che produce, ma riguardano anche la questione etica della gestione della filiera di produzione, dello sfruttamento dei paesi in via di sviluppo, del lavoro minorile e dei lavoratori sottopagati. Bisogna sempre tenere a mente che la sostenibilità dell’abbigliamento ha più vie percorribili. Si può non comprare, si può comprare meno e meglio, evitare il fast-fashion, comprare vintage, riparare abiti o acquistare da brand sostenibili, con certificazioni riconosciute e che non si dilettino con il “greenwashing”.
La collezione Reimagine
Il brand, guidato da Pietro Negra, ha annunciato la nomina di Patrick McDowell come nuovo sustainability design director. Patrick McDowell ha avuto il permesso di accedere agli archivi di Pinko per recuperare stoffe e materiali delle precedenti collezioni e riproporle in nuove creazioni. Lo stilista ha scelto tra i pezzi invenduti quali interpretare ed esporre per il progetto Reimagine. La ricerca ha avuto un esito stupefacente: circa 1000 metri di tessuti dimenticati sono stati salvati. Il designer ha avuto il difficile compito di operare un restyle senza violare i codici estetici di PINKO, e ci è riuscito. Patrick è rimasto fedele alla maison e nella collezione ha presentato di tutto e un po’: borse, blazer, jeans, pailettes, cappotti e molto altro.
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Le parole di Patrick McDowell e Caterina Negra
“Dopo il successo della prima collezione, Reimagine Pinko x Patrick Mcdowell, sono felice di questo nuovo ruolo. Al termine di un anno impegnativo come quello che abbiamo concluso è più importante che mai evolvere e sviluppare un approccio sostenibile. Sono davvero entusiasta che Pinko abbia fatto questo passo pionieristico verso un’industria della moda più responsabile. Combinando la sartorialità, l’artigianato italiano con la mia idea di glamour e creatività sono pronto a realizzare molte interessanti collezioni”. Anche Caterina Negra si è espressa con entusiasmo riguardo alla collaborazione con il collega: “oltre a essere il direttore creativo di Pinko, sono anche una business woman. Per me è sempre stato molto importante creare nuove collezioni che siano coerenti con la mia visione ed estetica, tuttavia sono anche consapevole della nostra responsabilità all’interno dell’industria moda. Sono molto felice che Patrick collabori con Pinko e abbia deciso di portare la sua preziosa esperienza, facilitando la nostra transizione a un modello di business più sostenibile”.