Parma diventa Capitale Italiana della Cultura 2020.
La cultura è benessere per la comunità, veicolo di sviluppo sociale ed economico, luogo di libertà e democrazia, spazio e tempo di inclusione e di crescita individuale e comunitaria.
Tanti passi sono già stati fatti in virtù di una visione di città smart ed internazionale. La menzione d’onore a Parma UNESCO Creative City of Gastronomy nel dicembre 2015 rappresenta un primo passo verso una più consistente valorizzazione e promozione del copioso patrimonio di eccellenze del territorio parmigiano.
Parma ha iniziato il percorso verso la candidatura nell’estate 2017.
Si tratta di un vero e proprio investimento sul distintivo creativo della città che presuppone linee progettuali solide, pratiche di monitoraggio e un ritorno concreto che lasci una traccia: strutture, metodologie e sistemi culturali vivi e capaci di generare, comunicare e sostenersi.
Il cammino è iniziato dall’ascolto di testimonials di imprese, operatori culturali, università e associazioni. Ne emerse una mappatura di realtà di grande rilevanza in tutti i settori creativi: dalla manifattura al cinema, dal teatro alla musica, dalla gastronomia alle arti plastiche.
Il programma di Parma 2020
La cultura batte il tempo è costituito da un progetto pilota, strutturato su quattro pilastri, e da quelle che sono chiamate officine contemporanee – dieci cantieri-laboratorio, sette esposizioni, sette rassegne e cinque produzioni – che coinvolgono città e territorio, fino al Distretto turistico Emilia. Una progettualità che raccoglie e valorizza i risultati infrastrutturali e di visione strategica che hanno caratterizzato gli ultimi anni e che trovano, nei cinque a venire, la promessa di una realizzazione condivisa con i cittadini e con i diversi attori sociali, culturali, educativi ed economici.
Parma diventa Capitale Italiana della Cultura 2020 il 16 febbraio 2018. Quando a Roma la giuria nominata dal Ministero per i Beni, le Attività Culturali e il Turismo ha eletto Parma Capitale Italiana della Cultura per il 2020, scegliendola tra le dieci città finaliste con la seguente motivazione:
“I punti di forza del programma presentato, La cultura batte tempo, sono in particolare la capacità di attivare e coordinare un sistema estremamente complesso di soggetti, allargato su base territoriale estesa. Il progetto enfatizza un forte, attivo, coinvolgimento dei privati e delle imprese del territorio, una stretta relazione con il mondo dell’università e della ricerca, con il mondo della cultura e del welfare. Anche la presenza di un rapporto consapevole tra rivitalizzazione urbana, integrazione sociale e produzioni culturali con riferimento esplicito all’attivazione di distretti; un sistema di offerta culturale di ottimo livello realizzato con una esplicita attenzione ai giovani, all’integrazione tra discipline artistiche, con particolare riferimento alla tradizione musicale; e una forte capacità di infrastrutturazione culturale e di gestione dei sistemi di accoglienza e gestione della attrattività in vista della sostenibilità complessiva”.
La selezione per il progetto
Si tratta di progetti culturali, individuati per ampliare la partecipazione al programma di Parma 2020 e stimolare il territorio a esprimere progettualità in linea con la visione espressa nel dossier di candidatura La cultura batte il tempo, che saranno sostenuti tramite patrocinio e vantaggi economici, in base all’avviso pubblico pubblicato lo scorso novembre.
Su 44 domande, quattro non sono state ammesse, due sono state ritenute non valutabili ai fini della presente selezione, 21 sono state considerate inidonee.
Ai fini della selezione non sono previste attribuzioni di punteggi o altre classificazioni, ma una libera valutazione svolta nel rispetto alla congruenza della proposta con l’attività culturale dell’Amministrazione delineata nel programma di attività per il progetto Parma 2020.
Per cui, a seguito della selezione, viene prodotto un elenco di progetti valutati idonei o meno al programma di Parma 2020. Si tratta dell’esito delle domande presentate entro il 31 gennaio scorso.
I risultati delle proposte avanzate dal primo febbraio al 31 marzo, a seguito di esame di idonea commissione tecnica, saranno pubblicati entro il 30 aprile prossimo.