L’8 settembre 1907, Papa Pio X pubblica la bolla pontificia Pascendi Dominici Gregis. In verità, uno scritto di contrarietà al modernismo della società cattolica, che il Santo Padre definisce “sintesi di ogni eresia”. Durante l’incarico papale, gli squilibri e le ostilità tra Francia ed Italia, nelle questioni parallele di Chiesa e Stato. Tra le opere encicliche del pontefice, si ricordano: Iucunda Sane, Ad Deum Illum Laetissimum, Acerbo Nimis ed altre.
Papa Pio X chi è?
Giuseppe Melchiorre Sarto nasce a Riese (Veneto), il 2 giugno 1835 e decede a Roma il 20 agosto 1914. Dalla provincia di Treviso, la famiglia con il padre fattore Battista Sarto, la madre Margherita Sanson e numerosi fratelli. Dopo gli studi in seminario a Padova, l’ecclesiastico diviene prete ed acquisisce l’incarico di cappellano a Tombolo, nel 1858.
Seguono altre nomine per il religioso, tra cui: canonico della Cattedrale di Treviso, cancelliere vescovile, vescovo e Patriarca di Venezia. Con la scomparsa di Papa Leone XIII, l’apertura al conclave per il successore in Santa Sede. Di fatto, l’elezione pontificia per Melchiorre Sarto, nel nome di Papa Pio X, il 4 agosto 1903.
Papa Pio X: la carriera
Durante la carica papale, il Santo Padre sostiene l’ortodossia della dottrina cattolica e si oppone alle ideologie filosofiche del Modernismo critico di Kant. Da qui, l’intolleranza di Papa Pio X, sulla corrente teologica eretica di fine Ottocento e la realizzazione di numerosi documenti pontifici. Anche la promulgazione del Santo Padre, del Compendio della Dottrina Cristiana, ovvero uno scritto sintetico noto anche come Catechismo di Pio X.
Mentre, tra le opere encicliche del Santo Padre, si ricordano: Gravissimo Officii Munere, Pieni l’Animo, Il Fermo Proposito, Iucunda Sane, E Supremi, Pascendi Dominici Gregis, Communium Rerum, Singulari Quadam, Editae Saepe ed altre. Dopo la scomparsa di Papa Pio X, la beatificazione nel 1951, poi la canonizzazione il 29 maggio 1954.
Pascendi Dominici Gregis
Attraverso lo scritto pontificio, la condanna della Chiesa cattolica al pensiero modernista, nell’unione di filosofia e religiosità. Da qui, i riferimenti di pensatori della dottrina del Modernismo, tra cui Alfred Loisy, appunto uno dei principali esponenti. Come principio base del movimento modernista, la soggettività degli ideali intellettuali di Kant.
Ma, l’errore secondo il pontefice emerge in alcune concezioni incongruenti, della critica dottrinale kantiana. Di fatto, la limitazione della ragione dell’uomo sui fenomeni, poiché non giunge l’incontro con Dio ed il Divino non è studio di storia e scienza. Mentre l’idea di religione tramuta in immanenza vitale, con l’impossibilità di rivelazioni esterne. A fronte di ciò, come componente interno umano, urge il richiamo divino nell’uomo, nella necessità di sentimenti di fede e spiritualità.