Papa Francesco ha affermato che la fornitura di armi all’Ucraina è giustificata. Il Pontefice ha esortato le parti in guerra ad aprire un dialogo per la pace, ma, allo stesso tempo, ha sottolineato che l’Ucraina ha tutto il diritto all’autodifesa.
Cosa ha detto Papa Francesco sulla fornitura di armi a Kyiv?
Parlando ai giornalisti sull’aereo di ritorno da un viaggio in Kazakistan, Papa Francesco ha esortato Kyiv ad essere aperta ad un dialogo con Mosca ma, allo stesso tempo, ha affermato che la fornitura di armi all’Ucraina è giustificata. Il Pontefice ha detto che difendersi di fronte agli aggressori “non è solo lecito, ma anche un’espressione di amore alla patria”. Il Papa ha poi affermato che i principi alla “Guerra Giusta” della Chiesa Cattolica Romana significano che armi mortali possono essere usate in modo proporzionato per l’autodifesa in caso di invasione.
“Questa è una decisione politica, che può essere morale, moralmente accettata se si fa con le condizioni di moralità, che sono tante e poi possiamo parlarne. Ma può essere immorale se si fa con l’intenzione di provocare più guerra, o di vendere le armi, o di scartare le armi che a me non servono più”, ha detto il Papa sull’invio delle armi a Kyiv. “L’autodifesa non è solo lecita, ma anche espressione di amore per la patria”, ha aggiunto.
Il Pontefice ha infine sottolineato nuovamente che i negoziati tra Russia e Ucraina non dovrebbero essere esclusi anche se potrebbero rivelarsi dolorosi e problematici per molti. “Non escluderei il dialogo con nessun potere che è in guerra, anche se è con l’aggressore. A volte bisogna fare dialoghi così. Puzza ma va fatto. Il dialogo è sempre un passo avanti, con la mano tesa, sempre. Perché altrimenti chiudiamo l’unica porta ragionevole alla pace”, ha detto.
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