mercoledì, Aprile 16, 2025

Papa Francesco: devo rallentare, ma per ora non ho pensato di dimettermi

Papa Francesco, di rientro dal suo tour in Canada, ha affermato di aver capito che deve rallentare a causa dei suoi problemi di salute. Tuttavia ha sottolineato che per ora non ha pensato di dimettersi.

Papa Francesco pensa alle dimissioni?

Si è concluso il tour di Papa Francesco in Canada. Parlando con i giornalisti prima del suo rientro al Vaticano, il Papa ha discusso del suo futuro. Il Pontefice ha riconosciuto che non può più viaggiare come una volta a causa dei suoi problemi al ginocchio. Ha poi detto che il suo pellegrinaggio canadese di una settimana è stato “un po’ una prova” che ha mostrato che ha bisogno di rallentare e un giorno eventualmente andare in pensione. “Non credo che io possa andare con lo stesso ritmo dei viaggi di prima. Credo che alla mia età e con questa limitazione devo risparmiare un po’ per poter servire la Chiesa. O al contrario pensare alla possibilità di farmi da parte. Non è una catastrofe, no. Si può cambiare Papa. Si può cambiare, non c’è problema”, ha detto Papa Francesco. Il Papa ha poi sottolineato di non aver pensato di dimettersi, ma ha detto che “la porta è aperta” e che non c’è niente di sbagliato nel fatto che un Papa si dimetta. “Se ho mai pensato a ritirarmi? La porta è aperta. Ed è una delle opzioni normali. Ma fino a oggi non ho bussato a quella porta. Non ho sentito di pensare a questa possibilità. Ma forse questo non vuol dire che dopodomani comincio a pensarci. Ma in questo momento sinceramente no“, ha affermato il Pontefice.

“Il trattamento riservato agli indigeni è genocidio”

Papa Francesco ha anche parlato del suo viaggio in Canada e dell’incontro con gli indigeni. Il Pontefice ha affermato che il trattamento riservato agli indigeni in Canada è stato un “genocidio“. “Portare via i bambini, cambiare la cultura, cambiare la mentalità, cambiare le tradizioni, cambiare la razza è genocidio”, ha detto. “Non ho detto la parola mentre ero in Canada perché non mi è venuta in mente, ma l’ho descritta. E ho chiesto perdono per questo processo che è stato un genocidio. Anch’io l’ho condannato”, ha detto ai giornalisti a bordo del suo aereo di ritorno a Roma. Durante il suo viaggio, il Papa si è scusato per il “male” inflitto alle comunità indigene nelle scuole residenziali canadesi, dove i bambini venivano mandati nell’ambito di una politica di assimilazione forzata. Ha citato la “distruzione culturale” e “l’abuso fisico, verbale, psicologico e spirituale” dei bambini nel corso di decenni.


Leggi anche: Polonia arrabbiata per le parole di Papa Francesco

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