Se amate i polizieschi e non avete mai sentito nominare Don Winslow, allora avete un problema. Forse non li amate sul serio, o siete distratti, o avete appena iniziato a scoprire il genere. Tra gli autori contemporanei Winslow è forse uno dei più rappresentativi. Sa quello che fa e lo fa dannatamente bene.
Il merito del suo successo proviene – oltre che da un talento portato in auge dal duro lavoro – dal suo passato di investigatore privato, che ha contribuito a indirizzare lo scrittore verso un genere letterario ben preciso. Dopotutto, la prima regola che uno scrittore deve seguire è: scrivi di ciò che sai.
L’esordio di Winslow avviene con A Cool Breeze on the Underground, pubblicato nel nostro paese col titolo di London Underground. Ѐ la storia di un ragazzino di undici anni, Neal Carey, che aiutato da un certo Joe Graham entra in un’organizzazione chiamata Gli Amici di Famiglia (che, a dirla tutta, suona molto poco amichevole). Graham lo prende sotto la sua ala e lo trasforma in un detective coi controfiocchi.
Ora, uno scrittore non sa mai veramente dove andrà a parare quando inizia a delineare una storia, e finché non scrive la parola FINE in fondo al manoscritto non è del tutto consapevole di quello che ha tra le mani. Winslow capisce di avere sotto il naso un personaggio di spessore, e forse in quel momento gli si affaccia alla mente l’idea di renderlo protagonista di una serie.
Ciò che seguì questa sua intuizione furono China Girl, Nevada Connection, Lady Las Vegas e Palm Desert, che potremmo riunire sotto un unico titolo: le Indagini di Neal Carey.

Nell’ultima in ordine di tempo, Neal Carey è al verde. Come se non bastasse (le disgrazie vengono a braccetto), la sua fidanzata continua a starnazzare di matrimonio e marmocchi. Neal ha proprio bisogno di svignarsela, e decide di assumere l’incarico affidatogli dagli Amici di Famiglia: deve scortare un certo Natty Silver, arzillo ottantaseienne, fino a Palm Desert. Natty è stato un comico famoso, e non lesina certo battute e barzellette (Winslow dimostra, oltre che un innato talento per i dialoghi, anche uno spiccato senso dell’umorismo). Ha poi un vizietto che i suoi ottanta e passa anni non hanno sedato: le donne. Natty ha la tendenza a svanire nei momenti più disparati per correre dietro alla gonnella di turno.
E se non fosse abbastanza, la vecchia gloria di Las Vegas nasconde un segreto, che ha pensato bene di non divulgare al suo compagno di viaggio: è stato testimone di un omicidio. Ed ecco spiegato come mai due brutti ceffi, entrambi in possesso di una fedina penale lunga quanto la Route66, gli si mettano alle calcagna.
Insomma, il divertimento sembra assicurato… be’, almeno per il lettore.