E’ stato rinvenuto due giorni fa, privo di vita in Colombia, Carmine Mario Paciolla, napoletano di anni 33. Era un collaboratore dell’ ONU e faceva parte dell’ equipe di verifica degli accordi di pace delle Nazioni Unite. Il cadavere era situato all’ interno dell’ abitazione, a San Vicente del Caguán, nel quartiere Villa Ferro della città dove il giovane viveva. Il corpo del collaboratore, presentava varie ferite da arma da taglio, con segni di lacerazione ai polsi. Le circostanze del decesso non sono chiare: è un giallo.
La missione dell’ Onu ha inviato le condoglianze alla famiglia e ha confermato di avere aperto un’indagine interna in collaborazione con la Procura per accertare l’ accaduto.
Collaboratore ONU: il progetto di lavoro
Mario lavorava in un progetto ONU di vigilanza sull’ accordo di pace fra guerriglieri rivoluzionari delle FARC e il governo colombiano, un processo di pace difficile, boicottato fin dall’inizio da Governo e paramilitari. Giorni fa aveva accompagnato il sindaco di San Vicente e il governatore della regione di Caquetà, in alcuni villaggi del luogo per incontrare ex guerriglieri pronti ad aderire al programma di pacificazione. Per questo motivo si indaga sulla sua attività lavorativa.
Paciolla aveva appena compiuto 33 anni e da cinque viveva in Colombia. Precedentemente era stato in Argentina, India e Giordania, sempre per progetti di relazioni internazionali.
La sua morte ha sùbito destato sospetti, inizialmente si era ipotizzato il suicidio, poi le autorità hanno cominciato a indagare per omicidio. La madre di Mario, Anna Motta non crede all’ ipotesi del suicidio, in quanto il giovane aveva comprato il biglietto dell’ aereo per tornare in Italia il 20.
La famiglia di Paciolla riferisce che Mario, nell’ ultimo periodo era preoccupato per strani comportamenti di gente a lui nota che lo facevano sentire minacciato. Per questo motivo parenti ed amici del volontario hanno lanciato una petizione su Change.org. E’ importante far luce, perseguire la giustizia, cercare la verità, proprio in queste ore, perchè sono decisive per evitare insabbiamenti e manipolazioni.