giovedì, Aprile 17, 2025

Otegha Uwagba e Yetide Bataki: unite contro i pregiudizi

Otegha Uwagba e Yetide Bataki, conosciamo più approfonditamente queste due donne! La scrittrice e brand consultant inglese Otegha Uwagba torna nelle librerie con un saggio contro il razzismo. Considerato un vero e proprio pugno nello stomaco, per le tematiche affrontate, pronto a trasportarci verso una profonda riflessione. Yetide Bataki, è un’attrice statunitense, conosciuta per aver impersonato la regina di Saba nella serie American Gods di Starz. In quale modo le due donne adotteranno strategie contro il razzismo?

Otegha Uwagba e Yetide Bataki, due donne rivoluzionarie, pronte a sensibilizzare il mondo del razzismo e sessismo attuale. Un pensiero che le due donne concretizzano nel tempo, consolidato con sofferenza in modi differenti.

Otegha Uwagba e Yetide Bataki: un tema particolare?

Otegha Uwagba, come riportato sulla rivista Elle, racconta di aver iniziato a prendere appunti dopo la morte George Floyd: ”Ho iniziato a prendere appunti a seguito delle proteste e l’esplosione del movimento, vedere le reazioni dei bianchi mi ha fatto capire come fosse arrivato il momento giusto per dire la mia”. La donna ci spiega cosa nel libro l’ha maggiormente toccata, i tantissimi messaggi di vicinanza sui social media. All’improvviso spuntano numerose liste di libri consigliati proprio sul tema del razzismo. Ma la donna non è contenta, anzi leggere tali post e articoli la rendono rabbiosa.


Quattro libri contro il razzismo


Otegha Uwagba e Yetide Bataki: una situazione che non può cambiare?

Otegha continua: ‘Perché questo genere di cose chiaramente non aiuta a cambiare la situazione, a modificare gli equilibri di potere e a portarci verso una maggiore equità. Mi sembrava sempre più chiaro che le condanne e la solidarietà a parole non fossero neanche lontanamente abbastanza. Per eliminare davvero il razzismo, i bianchi dovrebbero rinunciare per primi ai loro privilegi. Se assisti a un comportamento razzista non basta dire: è sbagliato, non lo farei mai, dovresti intervenire.

Quando fai acquisti, dovresti chiederti se i brand che hai scelto non privilegino in qualche modo i bianchi, per esempio non dovresti comprare marche di cosmetici che non hanno una linea di prodotti per pelli scure. E se scopri di guadagnare di più di un collega di colore, dovresti rinunciare ai soldi in più”. Non penso che i bianchi vogliano davvero creare un’alleanza con noi. L’elezione di Kamala Harris, come vice presidente degli Stati Uniti, mostra una grande svolta. Finora, però, le sue politiche non hanno aiutato la comunità nera, anzi, l’hanno danneggiata. Aspettiamo di vedere che cosa farà nei prossimi anni”.

Yetide Bataki: regina di Saba

Yetide Bataki, attrice statunitense, guadagna il ruolo di Bilquis regina di Saba. Chi è Bilquis? Bilquis è un’antica dea dell’amore e la scena in cui Yetide appare è memorabile, un atto d’amore assieme all’uomo pronto a venerarla. Tale ruolo la porterà ad un progressivo successo. Yetide durante l’intervista su Elle, afferma: ”La maggior parte delle donne si sente rafforzata nel proprio potere. Mentre parecchi uomini mi hanno detto che, se da un lato, amano il personaggio, lo trovano anche spaventoso. Al che io chiedo sempre: è paura o meraviglia? Quell’uomo prova stupore nei confronti di Bilquis, e penso che tutti i maschi dovrebbero fare lo stesso di fronte a ogni donna. Meraviglia e rispetto per il nostro potere”.

Un momento d’oro per il femminismo?

Yetide Bataki afferma: ”Sediamo sulle spalle di giganti: le donne che, in passato, hanno lavorato affinché oggi potessimo avere la parità che ci meritiamo. Ma il movimento #MeToo ha spostato ulteriormente l’ago della bilancia, creando un cambiamento che sembra destinato a durare. Abbiamo iniziato a capire che cosa significhi lavorare davvero in un ambiente sicuro. Un’altra ragione per cui mi piace Bilquis è che non si vergogna della propria sensualità. È importante parlare di sesso”. È nel silenzio che accadono i fatti più orribili. Smettere di considerare il sesso un tabù è il primo passo per la svolta. Altrimenti è impossibile esprimere quello che si prova.


Helen Garner: ”Il femminismo mi ha rivoluzionato la vita”


Movimento Black lives matter

La donna risponde parafrasando lo scrittore James Baldwin: ”Non puoi cambiare quello che non affronti. È triste che ci sia voluto così tanto tempo per vedere disuguaglianze tanto lampanti. Ma fa ben sperare che una massa enorme di persone stia facendo sentire la propria voce. E questo nel mezzo di una pandemia, quando, nella scelta di manifestare, è implicita una domanda. È qualcosa per cui vale la pena di morire? La mia risposta è sì. E lo stesso hanno fatto in tantissimi. In tutto il mondo.

Essere oggi un’immigrata

All’improvviso mi ero ritrovata in una realtà del tutto nuova, con persone che avevano una loro idea su quello che ero e che avrei dovuto essere. Una cosa che da ragazzina mi ha molto aiutato è stato il concetto dei Third culture kids: chi entra a far parte di una cultura venendo da un’altra, ne crea una terza, unica. E diventa un ponte tra due mondi. È un vantaggio, ti aiuta a capire che non tutte le etichette sono vere, che gli individui vanno compresi uno a uno.

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