Minori usati come “corrieri” della droga, altro colpo al clan “Gallace”: 21 indagati. Nell’operazione “The Keys” la Dda di Catanzaro scopre una piazza di spaccio in diversi comuni del Catanzarese
Minori usati come corrieri della droga: Operazione “The Keys” dei carabinieri del Comando provinciale di Catanzaro hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip su richiesta della Dda nei confronti di 21 indagati di cui 11 in carcere ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti, con l’aggravante di aver indotto minorenni a commettere tali reati.
Alle prime ore di questo 20 aprile, in Soverato, Guardavalle, Montepaone, Davoli e Catanzaro, Operazione “The Keys” dei Carabinieri del Comando Provinciale di Catanzaro hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip presso il Tribunale di Catanzaro su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, nei confronti di 21 indagati, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti, porto e detenzione di armi clandestine, danneggiamento, con l’aggravante di aver indotto minorenni a commettere tali reati.
Associazione per delinquere dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti, porto e detenzione di armi clandestine, danneggiamento, con l’aggravante di aver indotto minorenni a commettere tali reati. Sono i reati di cui, a vario titolo, sono accusati i 21 arrestati nell’ambito dell’indagine, denominata The Keys, che ha ricostruito anche i collegamenti di alcuni indagati con i presunti vertici della cosca di ‘ndrangheta Gallace, attiva in provincia di Catanzaro, con proiezioni nel Lazio, in Toscana e in Lombardia. Gli inquirenti hanno scoperto che di sovente il ruolo di “corriere” della droga veniva spesso affidato a ragazzini insospettabili.
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L’operazione antidroga
Sono destinatari della misura cautelare della detenzione in carcere 11 indagati, mentre gli altri 10 sono sottoposti alla misura degli arresti domiciliari. L’indagine, diretta dalla procura Distrettuale di Catanzaro e condotta dai carabinieri della Compagnia d Soverato a partire dal 2019, ha consentito di individuare una specifica organizzazione malavitosa dedita alla gestione dell’attività di spaccio di cocaina e marijuana nell’area del basso Ionio-catanzarese, con proiezioni nella limitrofa provincia di Reggio Calabria.
Le emergenze investigative hanno permesso di ricostruire anche i collegamenti di alcuni degli indagati con i vertici della cosca di ‘ndrangheta “Gallace”, attiva in provincia di Catanzaro, con proiezioni nel Lazio, in Toscana e in Lombardia, funzionali al rafforzamento della capacità operativa del sodalizio.
Minorenni corrieri della droga
Come detto, non di rado per il ruolo di “corriere” venivano scelti dei minorenni che avevano il compito di trasportare lo stupefacente nel Soveratese per poi cederlo ai veri e propri pusher attivi nelle locali piazze di spaccio. Le investigazioni hanno consentito inoltre di censire numerose transazioni economiche, operate utilizzando anche sistemi di pagamento elettronico, oltre che per eludere le investigazioni, anche per sopperire alle restrizioni di movimento dettate dalla pandemia per il Covid.
Attraverso un analitico lavoro di riscontro sulle fonti di prova, basato su intercettazioni telefoniche e video, sono state documentate numerose cessioni di sostanze stupefacente nel territorio di operatività del sodalizio criminale. I dettagli dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle ore 11:00 odierne, presso la sede del Comando Provinciale Carabinieri di Catanzaro, sito in via Marafioti, 19.