Storico accordo all’ONU per proteggere l’alto mare. Il segretario generale della Nazioni Unite Antonio Guterres ha elogiato l’accordo. Ha affermato che l’accordo è stato una “vittoria per il multilateralismo e per gli sforzi globali per contrastare le tendenze distruttive che affliggono la salute degli oceani, ora e per le generazioni a venire”.
Storico accordo all’ONU per proteggere l’alto mare
Gli Stati membri delle Nazioni Unite hanno concordato un testo sul primo trattato internazionale per proteggere l’alto mare, tratto che inizia al confine delle zone economiche esclusive dei paesi, che si estendono fino a 370 km dalle coste. Oltre quel punto, i mari non sono sotto la giurisdizione di nessun paese. Dopo 15 anni di negoziati, oltre 100 paesi hanno raggiunto un accordo e redatto un trattato delle Nazioni Unite, che secondo i gruppi ambientalisti aiuterà a invertire la perdita di biodiversità marina e garantire uno sviluppo sostenibile. Il patto è giuridicamente vincolante per conservare e garantire l’uso sostenibile della biodiversità oceanica.
L’accordo prevede di proteggere il 30% della terra e del mare del mondo entro la fine del decennio, obiettivo noto come “30 per 30” concordato a Montreal, in Canada, nel dicembre dello scorso anno. Il trattato obbligherà inoltre i paesi a condurre valutazioni di impatto ambientale delle attività proposte in alto mare. Gli interessi economici sono stati uno dei principali punti critici durante l’ultimo round di negoziati.
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