La riapertura dell’anno scolastico in sicurezza, dopo la pausa estiva, è sempre un momento di particolare criticità. Difatti, il tema legato ai problemi dell’avvio del mondo scolastico, a partire dalle linee guida, ha raggiunto un livello allucinante. Con ritardi, rinvii e cambi di opinione repentini. Perciò il regolare funzionamento delle lezioni, è fino ad ora andato in tilt. Adesso quindi, è fondamentale riaprire in sicurezza. E garantire che le scuole possano rimanere aperte. “Esortiamo tutte le scuole a mettere in atto misure per ridurre al minimo il rischio di Covid-19 e la diffusione di varianti“. E’ quanto affermato oggi dai rappresentanti delle due organizzazioni, Oms e Unicef. Hans Kluge e Philippe Cori.
Oms e Unicef: cosa chiedono?
Nubi dense e minacciose si addensano sopra il cielo della scuola. In quanto il virus non è sconfitto e neanche scomparso. Sebbene l’avvio della campagna vaccinale abbia segnato un risultato molto importante, non deve farci perdere di vista l’obiettivo di tenere alta l’attenzione. E prevenire la diffusione del contagio da Covid19. Tuttavia la pandemia ha reso la scuola un terreno minato che rischia di trasformarsi in un incubo per i ragazzi. Perchè in tutto ciò, continuano ad avere voglia di socialità. “Le scuole sono luoghi di apprendimento, sicurezza e gioco nel cuore delle nostre comunità”, ha affermato Philippe Cori. “Quando chiudono, i bambini e i ragazzi perdono l’apprendimento e lo stare con i loro amici. E possono essere esposti alla violenza in casa. Dobbiamo assicurarci che riaprano e che rimangano aperti in sicurezza”.
Ancora tanti nodi da sciogliere
Purtroppo ci sono ancora troppi punti interrogativi. E tanti nodi da sciogliere. Per tornare alle lezioni, in sicurezza e in presenza, nel nostro Paese. Tra cui, quelli dei vaccini, del green pass e dei trasporti. Nonchè resta il tema delle classi pollaio. Che tiene ancora “banco”. Perchè molte classi, si ripresenteranno con un numero esorbitante di studenti. Gli ambienti scolastici dovrebbero essere resi più sicuri. Non solo migliorando la ventilazione delle aule, ma riducendo le dimensioni. Mantenendo le regole di distanza fisica e testando regolarmente sia gli alunni che il personale. La variante Delta altamente trasmissibile ha aggiunto un ulteriore livello di preoccupazione e complicazione al nuovo anno scolastico. Hanno affermato le organizzazione. In quanto l’alta incidenza di trasmissione del virus nella comunità, rende più probabile la trasmissione nelle scuole.
Leggi anche: Lo spettro del green pass confonde l’Europa?