mercoledì, Aprile 16, 2025

Old Man Logan di Mark Millar e Steve McNiven – Recensione

Come può, un personaggio del genere, essere spezzato? E’ la domanda che un po’ tutti si sono fatti dopo la lettura di ‘Old man Logan‘ un fumetto fatto di dolore, sensi di colpa e violenza. Una violenza scatenata dalla sofferenza di un personaggio molto più complesso di quello che sembra. Un personaggio che non è mai stato bianco o nero, ma che si è sempre posizionato su quella linea di demarcazione che divide queste due realtà. Logan (all’anagrafe James Howlett) è così, sfaccettato, violento, schiacciato dalle sue paure e abbandonato ad un futuro che ha deciso di abbracciare.

Poster cinematografico di ‘Logan-The Wolverine’ (2017)

La pubblicazione della storia risale al 2008 quando l’autore Mark Millar e il disegnatore Steve McNiven, decisero di mostrare una nuova faccia di Wolverine. Del fumetto è stato svolto anche un fortunatissimo adattamento cinematografico del 2017 ‘Logan-The Wolverine‘ diretto da James Mangold. La sceneggiatura, ispirata al fumetto, è stata candidata agli Oscar 2018 come ‘ Miglior Sceneggiatura non Originale‘ diventando il primo cinefumetto della storia candidato in questa categoria.

Un racconto volontariamente frammentato

Con un intelligente espediente narrativo ci viene mostrato un futuro alternativo post Apocalittico, in cui il potere è stato acquistato dalle più grandi menti criminali mai esistite. Le informazioni non sono specifiche, ed è forse questo il grande pregio della storia. Ci vengono mostrati stralci di narrazione, personaggi figli di grandi eroi(Ashley Barton, figlia di Occhio di Falco) di cui sappiamo poco e niente. L’idea di fondo è quella di arrivare fino in fondo e riuscire alla fine della lettura ad ‘unire i puntini’ disseminati per tutto il racconto. Logan ha deciso di sopprimere la sua vera natura, i ricordi e il proprio dolore abituandosi ad un mondo così differente. Si è creato una famiglia e con loro cerca di andare avanti in quella realtà che ormai non sente più sua. Sarà a causa di un violento trauma subito da Logan, che comincerà a slegarsi la vera trama.

Una road story che sa di rinascita e riscoperta

Un viaggio on the road, che ha come obiettivo riportare il protagonista su quella via dal quale si era allontanato. Nel viaggio sarà accompagnato da un ormai vecchio Occhio di Falco (Clint Barton) e esplorerà quei luoghi che sono stati testimoni della caduta dei suoi compagni. Ci viene mostrata un’ umanità degenerata fatta solo di violenza e dolore. Il loro obiettivo è quello di svolgere una consegna ignota che li porterà ad attraversare tutti gli Stati Uniti fino ad arrivare al luogo che ha causato tutta quella sofferenza e quel dolore che si porta dietro. New Babylon diventa protagonista della sofferenza di quel mondo, usando una simbolo ciò che rappresenta di più l’ideale americano: La Casa Bianca.

Copertina della raccolta

Mentre il mondo riesce a vedere un barlume di libertà, per Logan questa sarà un’altra discesa negli inferi. A spingerlo ad andare avanti è solo l’amore per la sua famiglia e il bisogno spasmodico di ricongiungersi ad essa. Sarà proprio la loro perdita a causare la rinascita, non di Logan, ma di Wolverine.

Un personaggio nato per caso

Il fumetto è fondamentale per capire la psicologia di un personaggio che è sempre stato tra i più discussi ed interessanti del filone Marvel Comics. Nato per caso dalla penna Chris Claremont e Barry Windsor-Smith nel 1977, è diventato nel corso del tempo uno dei personaggi simbolo della Marvel sia sulla carta sia al cinema. Ciò che affascina di più di un personaggio come Wolverine è il continuo dualismo che lo attraversa. La morale per lui, a differenza di altri protagonisti del filone, è un qualcosa di diverso. Non esiste bene, non esiste male, giustizia ed ingiustizia. Esiste solo ciò che spinge l’uomo a seguire l’istinto. A seguire l’irrazionalità del sentimento umano.

Le illustrazioni e i disegni crudi e asciutti, insieme a dialoghi scarni e senza giri di parole, ti trasmettono quella sofferenza che rende la lettura ancor più vera. Per chi ama il personaggio e racconti apocalittico/dark della Marvel Comics è una lettura altamente consigliata per capire meglio un arco narrativo che rimane tra i più interessanti e complessi della storia del fumetto.

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