Oggi è il 109esimo anniversario della nascita di Madre Teresa di Calcutta – fondatrice della congregazione religiosa delle Missionarie della Carità – proclamata Santa da Papa Francesco il 4 settembre del 2016: <<Madre Teresa si è chinata sulle persone sfinite, lasciate morire ai margini delle strade, riconoscendo la dignità che Dio aveva loro dato […]. La sua missione nelle periferie delle città e nelle periferie esistenziali permane ai nostri giorni come testimonianza eloquente della vicinanza di Dio ai più poveri tra i poveri. […]Penso che, forse, avremo un po’ di difficoltà nel chiamarla Santa Teresa poiché la sua santità è tanto vicina a noi, tanto tenera e feconda che spontaneamente continueremo a dirle “Madre Teresa”>>.

Madre Teresa, subito dopo aver preso i voti, raggiunse Calcutta dove per 17 anni lavorò presso il collegio cattolico di Saint Mary’s High School, dove insegnò storia e geografia. La regola delle Suore di Loreto non le consentiva di allontanarsi dal convento, ma grazie alle attività di volontariato ebbe modo di prendere sempre più consapevolezza delle condizioni di vita negli slum di Calcutta. Nel 1944 venne proclamata Direttrice della scuola. Negli anni della guerra le suore iniziarono a dedicarsi maggiormente all’accoglienza di orfani e bambini abbandonati, fino a trasformare il convento in un ospedale militare britannico. Nel ’46 Calcutta era la protagonista di scontri sanguinosi e, proprio in questo clima, Madre Teresa iniziò a maturare l’idea che l’avrebbe portata alla svolta decisiva.
Era la sera del 10 settembre quando, nel treno diretto a Darjeeling, si trovò a contatto con la povertà più estrema: <<Quella notte aprii gli occhi sulla sofferenza e capii a fondo l’essenza della mia vocazione […] Sentivo che il Signore mi chiedeva di rinunciare alla vita tranquilla all’interno della mia congregazione religiosa per uscire nelle strade a servire i poveri. Era un ordine. Non era un suggerimento, un invito o una proposta […]>>. Fu proprio quella notte che prese la decisione di uscire dal convento per mettersi al servizio dei più poveri, ma l’autorizzazione le fu data soltanto nel 1948 dal Vaticano. Lo stesso anno prese la cittadinanza della neo-indipendente Repubblica Indiana, affermando ulteriormente il legame con le persone che voleva servire.
È una vita dedicata agli ultimi che la portò a fondare, nel 1950, la congregazione delle Missionarie della Carità, la cui missione era quella di prendersi cura dei più poveri tra i poveri e di tutte quelle persone non volute e non amate, considerate un peso per la società. Il numero delle seguaci di Madre Teresa crebbe rapidamente. Il suo profondo e costante impegno e il rispetto per il valore e la dignità di ogni singola persona la portarono ad ottenere il Premio Nobel per la Pace nel 1979. Dopo aver rifiutato il banchetto cerimoniale, chiese che i 6000 dollari fossero destinati ai poveri di Calcutta. Alla fine degli anni ’80 le condizioni di salute iniziarono a peggiorare. Nell’89 ebbe un infarto e, dopo soli due anni, si ammalò di polmonite e, successivamente, contrasse anche la malaria. Morì il 5 settembre del 1997 Calcutta, all’età di 87 anni.
Oltre l’esempio di vita, Madre Teresa ha lasciato al mondo numerosi scritti e poesie che testimoniano il suo amore incondizionato per il prossimo, per il creato e per Dio. Ne riportiamo di seguito uno fra i più belli:
<<Ama la vita così com’è.
Madre Teresa di Calcutta
Amala pienamente, senza pretese;
amala quando ti amano
o quando ti odiano,
amala quando nessuno ti capisce,
o quando tutti ti comprendono.
Amala quando tutti ti abbandonano,
o quando ti esaltano come un re:
Amala quando ti rubano tutto
o quando te lo regalano.
Amala quando ha senso
o quando sembra non averlo
nemmeno un po’.
Amala nella felicità
o nella solitudine assoluta.
Amala quando sei forte,
o quando hai una montagna di coraggio.
Amala non soltanto per i grandi piaceri
e le enormi soddisfazioni;
amala anche per le piccolissime gioie.
Amala seppure non ti dà ciò che potrebbe,
amala anche se non è come la vorresti.
Amala ogni volta che nasci
ed ogni volta che stai per morire.
Ma non amare mai senza amore.
Non vivere mai senza vita!>>.