L’OCSE prevede una crescita più debole e un’inflazione al di sopra degli obiettivi fissati per il 2024. Secondo l’OCSE, la Cina è lo stato che subirà il maggior rallentamento.
L’ OCSE prevede una crescita debole per il 2024
L’Organizzazione per cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) prevede che la crescita dell’economia globale rimarrà inferiore alla media anche nel 2024. Prevede inoltre che l’inflazione rimarrà al di sopra degli obiettivi fissati dalle banche centrali di tutto il mondo che hanno intrapreso una campagna di aumenti dei tassi di interesse nel tentativo di domare l’aumento dei costi. “Dopo un inizio del 2023 più forte del previsto, aiutato dal calo dei prezzi dell’energia e dalla riapertura della Cina, si prevede che la crescita globale si modererà”, ha affermato l’OCSE. “L’impatto di una politica monetaria più restrittiva sta diventando sempre più visibile, la fiducia delle imprese e dei consumatori è scesa e la ripresa della Cina si è affievolita”, ha aggiunto. “Si prevede che l’inflazione si modererà gradualmente nel corso del 2023 e 2024, ma rimarrà al di sopra degli obiettivi delle banche centrali nella maggior parte delle economie”, ha proseguito l’OCSE. “Anche se i tassi ufficiali non verranno ulteriormente aumentati, gli effetti dei rialzi passati continueranno a farsi strada attraverso le economie per qualche tempo”, ha concluso.
L’OCSE ha poi affermato che la Cina è lo stato che subirà il maggior rallentamento. Prevede infatti che la crescita della Cina scenderà dal 5,1% di quest’anno al 4,6% l’anno prossimo. L’OCSE prevede inoltre un rallentamento della crescita negli USA dal 2,2% nel 2023 all’1,3% nel 2024. L’Eurozona invece avrà una crescita per il prossimo anno, dallo 0,6% all’1,1%.
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