Un tour tra le principali vette delle Alpi Orientali in funivia senza ricorrere ad automobili o pullman. È partito il progetto Nuovo Carosello che punta a collegare le più importanti località dolomitiche e sciistiche italiane, con Cortina d’Ampezzo destinata ad esserne il cuore pulsante. L’obiettivo è quello di completare i lavori in tempo per le Olimpiadi invernali 2026 che verranno organizzate a Milano.
Il progetto del Nuovo Carosello
L’ampia rete di trasporto dovrebbe comprendere circa 1.300 chilometri di piste e almeno 500 tra le più famose strutture di risalita situate tra le grandi montagne già inserite nel patrimonio dell’UNESCO. Il Nuovo Carosello presentato in questi giorni si baserà su un’ampia seggiovia destinata a congiungere le zone più belle e suggestive delle Alpi: il Sellaronda che collega le valli ladine che sorgono tra Veneto, Trentino e Alto Adige; le sette località sciistiche di Cortina d’Ampezzo e il cosiddetto Giro della Grande Guerra che, giunto ad Alleghe, comprende le cime di Pelmo, Tofana e Civetta. Il disco verde ai lavori è stato particolarmente sostenuto da Venezia che vuole presentarsi nel suo massimo splendore per i campionati del mondo 2021 e soprattutto per i Giochi invernali.
Il progetto potrebbe essere ampliato
La città lagunare, al contempo, vorrebbe ulteriormente ampliare il progetto, coinvolgendo pure il Comelico bellunese, l’Alta Pusteria e le Dolomiti di Sesto altoatesine che verrebbero connesse attraverso la seggiovia del Passo Monte Croce che finora non è mai stata realizzata perché il governo vi si è opposto per ragioni dettate dalla tutela ambientale. L’innovativa rete di funivie è stata illustrata al pubblico e alla stampa dal Governatore del Veneto, Luca Zaia, e dal sindaco di Cortina, Gian Pietro Ghedina. La prima tratta inaugurata è stata quella denominata Freccia del Cielo che transita fino a Col Druscié.
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Investimento da 80-100 mln di euro per il Nuovo Carosello
L’intero sistema di seggiovie dovrebbe costare tra gli 80 e i 100 milioni di euro. La metà dell’investimento proverrà da aziende private e impiantisti, mentre l’altra parte si baserà su fondi pubblici. Questi ultimi verranno messi a disposizione dai Comuni del Bellunese e proverranno in particolar modo dalle somme stanziate in vista delle Olimpiadi invernali 2026. Nel frattempo, il Consorzio Dolomiti Superski sta già dando a tutti gli appassionati la possibilità di sciare tra le montagne tutelate dall’UNESCO. In questa fase, però, per andare da una località montana all’altra delle Dolomiti, ci si deve spostare necessariamente in bus o in automobile. Invece i promotori del Nuovo Carosello puntano a varare una vasta rete di funivie e cabinovie che, fungendo da mezzi pubblici di trasporto, potrebbero agevolare non solo i trasferimenti dei turisti da una vetta all’altra, ma assicurerebbero anche delle strutture maggiormente all’avanguardia agli atleti dello sci e del ciclismo.
Le varie fasi dei lavori
Il fulcro di quest’importante novità sarà Cortina d’Ampezzo, il cui primato tra le località sciistiche è passato di recente all’Alto Adige. Inoltre è chiamata a contrastare la pericolosa avanzata delle montagne di Austria, Svizzera e Francia, che in questi tempi stanno attirando un numero sempre maggiore di visitatori anche e soprattutto perché non stanno ancora risentendo pesantemente degli effetti dei cambiamenti climatici e dello scioglimento dei ghiacciai. La prima fase del progetto è già partita e porterà alla realizzazione di un impianto del valore di 13 milioni di euro che collegherà Cortina con Socrepes. Inoltre, ricorrendo ad una cabinovia che dovrebbe costare circa 18 milioni, sarà possibile arrivare alle Cinque Torri. Il sindaco Ghedina ha dichiarato che i lavori verranno completati e portati a termine prima dell’inizio dei mondiali del 2021. Nel frattempo, sono soprattutto i sindaci e gli ingegneri veneti che si stanno occupando della seconda fase. In questo caso, la connessione delle Cinque Torri con Arabba, favorirà il transito verso Passo Falzarego e il Col di Lana, giungendo fino all’Alta Badia e al Passo Campolongo. Da non sottovalutare la seggiovia che permetterà di portarsi da Cortina d’Ampezzo e dal Sellaronda al Giro della Grande Guerra per quella che sarà la parte conclusiva dell’ampio e suggestivo percorso sciistico tra le Dolomiti.
Gli ambientalisti protestano
Luca Zaia ha affermato che tutto il Nuovo Carosello verrà completato per le Olimpiadi invernali 2026. Purtroppo in questi anni si è registrato uno spopolamento delle località montane e, per invertire la tendenza, sarà necessario intervenire per rilanciare il turismo e per tutelare l’ambiente. Difatti, il Governatore del Veneto ha ricordato che quando tutta la rete di funivie verrà completata, sarà possibile andare da una montagna all’altra senza ricorrere alle vetture e ai pullman, salvaguardando la natura. In realtà, gli ambientalisti non sembrano affatto d’accordo con quanto dichiarato dal governatore Zaia. Essi, infatti, ritengono che l’introduzione di questo vasto sistema di seggiovie con annessi nuovi impianti di risalita e macchinari per la neve artificiale, finirà per minacciare l’habitat naturale di intere aree che finora sono rimaste immacolate. Luigi Casanova, presidente onorario di Mountain Wilderness, ha affermato che è inesatto dire che le funivie rimpiazzeranno del tutto le automobili, aggiungendo che questo progetto cercherà solo ed esclusivamente di aumentare i flussi turistici senza tener conto della salvaguardia di aree naturali dagli equilibri piuttosto fragili.