La notizia era nell’aria addirittura dal 2015, e segue la stessa strada battuta da diverse città spagnole, a cominciare da Madrid e Barcellona. Parigi modifica i limiti di velocità.
Quali sono i nuovi limiti di velocità?
L’obiettivo quindi, nella capitale francese, è rallentare. Il sindaco Anne Hidalgo aveva già cominciato la sua “crociata” nel 2015, anno del varo di provvedimenti cosiddetti anti-auto. Questi estendevano le zone a 30 orari ad un terzo della città, e si proponevano di raggiungere il 90% entro cinque anni. L’obiettivo è quasi raggiunto, pur se con un anno di ritardo.
Le Polizie Stradali di Roadpol contro gli eccessi di velocità sulle strade europee
Cosa cambia per le strade
Cerchiamo quindi di fare un po’ di chiarezza. Il limite di 50 km/h è ancora in vigore sui grandi viali, ad esempio sugli Champs Elysées, sull’Avenue Foch, sulla Rue Royale, sul Boulevard des Maréchaux e su alcuni tratti che percorrono la Senna, così come nei quartieri di Boulogne e Vincennes. Escluse quindi le vie a grande percorrenza, saranno adottati i nuovi limiti a 30 km/h. Simili provvedimenti sono già stati presi in città più piccole, come Lille o Grenoble. Sulla circonvallazione esterna invece, il Boulevard Périphérique, rimane il limite a 70 km/h.
Tentativi italiani
Simili scelte sono state tentate anche in Italia. A Milano, ad esempio, sono state progressivamente aumentate le zone slow, a luglio raggiungendo il 15% delle strade. Le zone 30 così chiamate si estendono dal centro verso le periferie, più frequentate da pedoni e ciclisti. Parliamo ad esempio di Loreto, l’Isola, San Siro, ma anche Giambellino, Bovisa, Vigentino, e arterie di ingresso in città, un tempo più trafficate come Corso San Gottardo.
Non solo Milano
Le zone 30 di Roma, invece, si trovano nel quadrante di Piazza Alessandria, e nell’isola ambientale Porta Pia: un woonerf, termine olandese che indica un’area condivisa da pedoni e ciclisti che hanno la precedenza sulle auto. Rimangono ancora esperimenti sparsi, ma stanno aumentando, complice anche la volontà delle amministrazioni.
Nuovi limiti in Spagna
La Spagna, vera apripista di questa iniziativa, ha fatto di più. I limiti di velocità sono infatti molto più stringenti all’interno dei centri urbani: in caso di carreggiata unica e marciapiede non rialzato, non sarà possibile superare i 20 km/h, al massimo i 30 nei sensi unici. Detto ciò, il limite dei 50 rimane solo sulle strade con due o più corsie per ogni senso di marcia. L’obiettivo è di ridurre il numero di incidenti stradali in città. Secondo Pere Navarro, Direttore della Dirección General de Tráfico, “la velocità di 50 km/h nei centri urbani era una vera sciocchezza”.