Dopo le devastanti inondazioni di fine gennaio, la Nuova Zelanda è di nuovo alle prese con il maltempo. Il governo della Nuova Zelanda ha dichiarato lo stato di emergenza dopo che il ciclone Gabrielle ha attraversato il nord del paese, provocando inondazioni e lasciando decine di migliaia di case senza energia elettrica. “Si tratta di un evento meteorologico senza precedenti”, ha affermato il ministro per le Emergenze.
Nuova Zelanda: stato di emergenza dopo il passaggio del ciclone Gabrielle
Il governo neozelandese ha dichiarato lo stato di emergenza dopo che il ciclone Gabrielle ha attraversato il nord del paese, provocando inondazioni diffuse e lasciando decine di migliaia di persone senza elettricità. I resoconti dei media locali hanno mostrato persone bloccate sui tetti tra le acque in aumento, case spazzate via dalle frane e strade sommerse dall’acqua. Lo stato di emergenza riguarda la città più grande del Paese, Auckland, e le regioni di Northland, Tairawhiti, Bay of Plenty, Waikato e Hawke’s Bay. È la terza volta nel corso della sua storia che la Nuova Zelanda dichiara lo stato di emergenza. Le altre due volte sono state in seguito agli attacchi terroristici di Christchurch del 2019 e per affrontare la pandemia di Covid del 2020.
Kieran McAnulty, ministro della gestione delle Emergenze ha affermato che nelle prossime 24 ore la situazione potrebbe peggiorare. Previste raffiche di vento fino a 150 chilometri orari e oltre 25 centimetri di pioggia. Il governo ha esortato i residenti a mettersi al riparo e a prepararsi a evacuare le loro case.
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